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L'ex tecnico della Juve pronto ad accettare sei mesi di contratto: «Voglio vincere questa sfida»

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Intanto Lotito ufficializza l'esonero di Caso: «Se ne andrà e cambierà gran parte dello staff»

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Un'altra giornata infinita, vissuta tra parole, dubbi, proteste e idee. Senza l'atteso finale, cioè senza il nome del nuovo tecnico. Ma con una novità ufficiale, comunicata dal presidente in diretta radiofonica: «Caso se ne andrà», il senso del discorso fatto domenica sera al Friuli all'ex tecnico e reso manifesto nel momento di maggiore riflessione. Lotito, in realtà, non ha ancora sciolto i dubbi. La candidatura di Maifredi, avanzata dal diesse Martino, è stata un'idea favolosa per circa 24 ore, il tempo che i tifosi e l'ambiente materializzassero lo scenario ed esprimessero tutti i loro dubbi. Lui, Maifredi, i dubbi non ce l'ha. Sei mesi di contratto e la voglia di spaccare il mondo. L'ex di Bologna e Juve sogna il biancoceleste: «Arriverei di corsa, anche subito perché c'è il derby e la Lazio ha i mezzi per fare bene». E' entusiasta, Gigione, così lo chiamano, e lo ricordano, i suoi ex pupilli, da Baggio in poi. Non allena da qualche anno ma ha entusiasmo da vendere, dicono le persone che lo conoscono bene. «La Roma? E' andata bene nelle ultime partite, prima non si poteva vedere», tanto per entrare nel clima della stracittadina. Immagina di piazzare Lequi davanti alla difesa, forse Lopez esterno di centrocampo. E chissà quante altre cose. Certo è che da ieri sera la Lazio ci sta pensando seriamente. Maifredi era avanzato tra Papapodulo e Camolese. L'ex del Siena ha ancora la possibilità di farcela: deve solo accettare i poco meno 200 mila euro più premi messi sul piatto della bilancia da Lotito. Il «no» insomma non sembra dettato da ragioni di ordine economico. Camolese invece è distante dalla Lazio proprio per questione di soldi. Quindi ecco l'illuminazione: Maifredi, che ha già allenato Di Canio, ha voglia, forse la possibilità di rimettere insieme i cocci di uno spogliatoio spaccato e alla deriva. C'è poco tempo, forse qualche altra ora: oggi si potrebbe scrivere la parola fine sulla querelle. Anche perché entro il 27 dicembre Lotito vuole annunciare il nuovo allenatore e lanciare l'assalto al derby. Maifredi è disposto ad accettare un ingaggio in linea con le esigenze della Lazio, addirittura ad accontentarsi solo di un premio a obiettivo raggiunto. Per il momento le altre soluzioni sono congelate: nella notte febbrili contatti tra il presidente e il diesse Martino. Ieri sono stati offerti anche l'ex campione del mondo Marco Tardelli e l'estroso Walter Zenga, che pure è impegnato in un'esperienza all'estero. Si accontenterebbero di 100 mila euro fino a giugno. Vano un altro tentativo d'approccio con Dino Zoff, la vera prima scelta della Lazio, qualcuno ha accostato al club il nome di Giovanni Trapattoni (ipotesi circolata ieri alla presentazione del derby del Cuore) vincolato con il Benfica, seppur il feeling con la società portoghese, ormai ridotto ai minimi termini, faccia presagire situazioni in evoluzione. Poi restano le altre possibilità: Materazzi e De Canio, con Bergodi confermato nello staff tecnico. Maifredi è quindi in pole: solo le riserve ambientali possono scalfire la sua leadership e riproiettare sulla scena Papadopulo, Camolese, Materazzi e uno tra Tardelli, De Canio e Trapattoni. La gente aspetta il nuovo allenatore: alle porte c'è il derby.

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