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«Salterò la Lazio per una scivolata»

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E' Vincenzo Montella che per un fallo di mano ha preso un cartellino giallo. E visto che era diffidato verrà squalificato proprio per il derby del sei gennaio. Un appuntamento al quale non avrebbe mai voluto mancare, lui che di reti ai cugini ne ha segnate diverse. «Il derby? Non me ne parlate». È quasi una richiesta (a Rete Sport), fatta per non tornare a sentire quel dispiacere provato nel momento in cui ha visto l'arbitro estrarre quel cartellino giallo. «Lo capisco però — commenta l'attaccante — sono scivolato. E' stata tutta sfortuna perché volevo andare di testa sulla palla e scivolando l'ho presa di mano. Forse è destino. O istinto, lo stesso che mi ha sempre permesso di segnare i tanti gol che ho segnato e spero di continuare a fare». Lasciata alle spalle l'amarezza per essere costretto a restare in tribuna il sei gennaio prossimo, Montella pensa alla squadra e torna a sorridere. «Si vedeva già da qualche settimana che eravamo in risalita. Che l'aria era cambiata. Forse tutto è cominciato dalla traversa presa dalla Sampdoria a tempo scaduto e se la palla fosse entrata avremmo perso la partita. La sfortuna ha girato. Anche se devo dire che quello che stiamo raccogliendo sul campo ce lo stiamo meritando». Dopo un 2004 difficile, adesso Montella si augura che il nuovo anno porti altre soddisfazioni: «Spero che il 2005 continui come è finito quest'anno. Con una Roma in crescita e fiduciosa. Una cosa che non si vedeva da un po'. C'è più entusiasmo e sicurezz. Dobbiamo continuare così». La squadra che va meglio è anche una soddisfazione per Sensi: «Lui è un presidente tifoso, passionale che si è allontanato solo per problemi fisici ma che si vede che vorrebbe esserci sempre. È una persona che merita tutti i nostri auguri». Così come a rivolgerglieli è Franco Baldini: «Fa un bell'effetto vedere che capacità ha di aggregare la squadra quando va a trovarla». Una squadra che ha cominciato ad applicare un progetto: «Inevitabilmente ci sono state difficoltà, per i cambi in corsa. Ma non c'erano dubbi sulla qualità dei giocatori che tardavano ad arrivare ma che non potevano mancare. Questa squadra ha un futuro, il progetto è partito». Lau. Nov.

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