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TV «Delle partite in tv i tifosi devono essere contenti.

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Da ragazzo, io vedevo una partita dal vero una volta ogni tre anni, perché dovevo fare 500 chilometri tra andata e ritorno». (Ancelotti) SHOW «Io uso spesso il calcio anche nelle riunioni con gli autori, li incito, mi incito: non giochiamo per il pareggio... dobbiamo fare gol subito... subito un numero bello nello show e poi viviamo di rendita...». (Fiorello) EROI «Gli eroi della panchina non esistono. Il protagonismo degli allenatori è assurdo, non vedo esempi memorabili. Sarà grande Delio Rossi, se salva l'Atalanta. Più di Capello se vince lo scudetto». (Angelo Gregucci) ALLENATORI «Ai giocatori ripeto le cose tre volte: durante l'allenamento, alla lavagna e da soli. Se non mi danno retta li sostituisco». (Americo Ruben «Tolo» Gallego, allenatore del Newell's Old Boys) INTER «In seno all'Inter manca il rispetto delle regole. Non tutti vogliono sobbarcarsi allenamenti pesanti, non tutti vogliono sottostare ai dettami del tecnico. Ogni giocatore crea problemi e le polemiche finiscono puntualmente sui giornali, cosa che non succede altrove. I campioni non mancano, ma vengono acquistati a prescindere dalle esigenze dell'allenatore». (Lucescu) ADRIANI «Non so come canta Adriano, ma da come gioca deve cantare bene per forza. Da come gioca si vede che ama la musica: si muove ritmicamente, quando corre è come se cantasse». (Adriano Celentano) CEKI «Quando mi arrabbio in campo e voglio evitare l'espulsione, parlo ceco... Ma una volta, contro il Belgio, Frisk mi ha cacciato lo stesso. Forse sa il ceco...». (Pavel Nedved) GOL «Sono passati due anni dal mio ultimo gol, il Milan l'avversario di turno: visto che segno un gol ogni 400 partite sarà però difficile il bis». (Lilian Thuram) GOLF «Giocare a polo è come giocare a golf durante un terremoto». (Sylvester Stallone) NODI «Io il nodo della cravatta non lo so fare da solo». (Gattuso)

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