ORA si deve cambiare.

Perché la squadra non ha gioco e non si rispecchia nelle idee dell'allenatore. Caso è stato anche sfortunato ma ha raccolto davvero poco: fuori dalla coppa Uefa dopo aver pareggiato tre partite su quattro senza mai riuscire a vincere contro i modesti greci del Legaleo, con mezzo piede fuori dalla Coppa Italia dopo la sconfitta di Cagliari, in piena lotta per non retrocedere in campionato dove ha raccolto solo diciassette punti in quindici partite, quattro nelle ultime cinque e solo grazie ai colpi di genio di Palo Di Canio che ha conquistato da solo la vittoria contro il Bologna e il pareggio di ieri sera contro il Lecce di Zeman. Le prime partite avevano illuso il presidente Lotito, ma Caso ha fallito la sua grande occasione sbagliando scelte importanti sia tattiche, sia di modulo, sia psicologiche. Lasciare Di Canio ai margini della squadra, a prescindere dai minuti giocati, è stata una follia. Gli errori si pagano e ora il tecnico è al capolinea. L'importante sarà adesso puntare sull'uomo giusto, un nocchiero in grado di portare la nave laziale in acque più tranquille. Alla porte c'è una stagione di stenti e sofferenze. Il buonsenso suggerirebbe Zoff, si fanno anche i nomi di Papadopulo, Materazzi e Camolese. Tocca a Lotito decidere. Per il bene della Lazio bisogna cambiare. Lui. Sal.