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DI CANIO

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«Ho retto bene i 90 minuti Sono un atleta autentico»

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A fine partita ha voluto condividere con la curva la sua gioia dedicando la sua prestazione maiuscola a chi lo aveva etichettato come un giocatore sul viale del tramonto, ormai buono per comparsate di pochi minuti. «Questo risultato è dedicato ai ragazzi — afferma il fantasista biancoceleste indicando la curva — loro sono irriducibili e ci hanno dato la forza per superare ogni ostacolo. I nostri tifosi hanno capito che in questa stagione ci dovranno stare vicini, dovremo lottare fino alla fine, dovremo avere lo stesso spirito dimostrato da loro sugli spalti. Questa sera ci hanno dato davvero una grossa mano». Poi inevitabile la domanda sul tecnico Caso e sui dissapori che il gruppo avrebbe con l'allenatore di Eboli. «Non so che abbia messo in giro queste voci. Noi facciamo il nostro lavoro nel migliore dei modi, tutti quanti, il tecnico fa il suo ma quando le cose non vanno le responsabilità vengono addossate a chi guida la squadra: è quello che sta accadendo, questo è il calcio. Questa sera ho risposto a chi, al mio arrivo, aveva messo in giro la voce che ero un giocatore buono soltanto per giocare venti minuti: non sono dopato, ma sono ancora un atleta come tutti i miei compagni di squadra. Siamo un grande gruppo e abbiamo dimostrato di meritare qualcosa di più in classifica». Di Canio è ancora vivo, più trascinatore e più laziale che mai: un condottiero che va a procurar battaglia sulle ali di un'aquila imperiale.

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