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Adriano accende la miccia e l'Inter esplode

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Nerazzurri in dieci per l'espulsione di Toldo. Carini para un rigore

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I nerazzurri, anche senza scendere in campo con le tre punte (c'è Van der Meyde e non Recoba), interrompono il filotto di pareggi, divertono, spazzano via un Messina troppo tenero. Si vede a occhio nudo la tensione positiva che li spinge da subito a offendere a ritmo elevatissimo; e il gol arriva già al 3' a confortare i loro sforzi: da un corner di Mihajlovic dalla destra viene fuori un discreto harakiri del Messina. Eleftheropoulos (d'ora in poi Ele) respinge in maniera approssimativa, peggio fa Parisi che sparacchia sulla schiena di Yanagisawa. La palla si impenna e finisce a sinistra, sulla testa di Cambiasso, che appoggia fuori area all'accorrente Stankovic; tiro sbilenco che però taglia diagonalmente la difesa di Mutti e arriva sui piedi dell'ultimo uomo che i messinesi speravano ricevesse la sfera. A ritrovarsi semismarcato è infatti Adriano, proprio lui, che ringrazia la carambola fortunata e ne imbastisce subito un'altra, stavolta col portiere giallorosso, che sulla prima conclusione respinge in qualche modo. Ma Parisi e Aronica sono troppo vacui, e il brasiliano riprende tra i due avversari e insacca per l'1-0. Il gol sta all'Inter come un drappo rosso a un torello: il furore degli uomini di Mancini si moltiplica, le occasioni si sprecano, il Messina non c'è, e l'Inter raddoppia, al 13', a opera del solito poderoso sinistro del solito poderoso Adriano: punizione da 25 e passa metri, Miha tocca per il bomber che tira su Yanagisawa, uscito troppo presto dalla barriera. Collina ammonisce il nipponico e fa ripetere. I due mancini di Mancini rifanno il giochetto, ma stavolta Adriano, anziché tirare subito, dribbla Rafael che gli viene incontro, e solo dopo scarica in rete il suo dodicesimo gol in campionato. Il tiro alto di Yanagisawa al 25' non è che una goccia nel mare nerazzurro: la retroguardia siciliana è sconcertante per leggerezza, e tra il 29' e il 31' Adriano mette a segno un'altra doppietta, stavolta virtuale. Prima Cristiano Zanetti lo lancia in verticale, e il carioca dribbla anche Ele ma sul suo tiro a porta vuota respinge sulla linea Zanchi; poi è Stankovic a servirlo da sinistra, ma lui, anziché sparare, appoggia piano al volo su Ele. Mancini si arrabbia, ma deve solo pazientare un po': al 36' Vieri è liberato in area da una sponda aerea di Stankovic su cross di Van der Meyde: il portiere giallorosso devia sul palo esterno il tiro di Bobo. Ma dal conseguente corner arriva il 3-0, e in mischia è ancora Adriano a segnare. La partita si chiude praticamente lì. Non cambia la musica nella ripresa. Mihajlovic fa poker su punizione, poi l'Inter rimane in dieci per l'espulsione di Toldo e Carini para anche un rigore ad Amoruso. Chiude il conto Vieri siglando il definitivo 5-0. E meglio di così per l'Inter non poteva proprio andare.

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