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«Ho battuto anche la pioggia»

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E in conferenza stampa il tennista spagnolo, che da ieri è salito al numero 2 dell'Atp Champions Race, è parso sollevato, come se si fosse tolto un peso: «Era ora che vincessi qui. Questo torneo mi è sempre piaciuto, ma, non so perché, qui a Roma non sono mai riuscito ad esprimere il mio miglior tennis». Finalmente il sortilegio s'è rotto, al termine di una settimana tormentata: «A causa della pioggia venivo al Foro alle nove di mattina e andavo via alle 23. Aspettavo ore per giocare, mi sono stancato molto». Eppure, le condizioni atmosferiche non hanno condizionato il tennis di Moya: «Ho sempre giocato bene. Solo contro Karlovic ho rischiato di perdere, ma poi ho vinto e quel successo mi ha dato fiducia. Rispetto agli anni passati ho cambiato gioco, scendo più a rete. Bisogna cambiare per non essere prevedibili. Magari a Wimbledon mi vedrete fare serve&volley». Poi Moya ha analizzato la partita contro Nalbandian: «Lui era stanco, ma è un giocatore di gran talento. E' giovane, gioca bene su tutte le superfici e ha grandi margini di miglioramento. Può diventare numero uno del mondo e fare bene al Roland Garros». Ma ora che progetti ha Carlos Moya? Secca la risposta: «Rispetto al '98, anno in cui ho vinto Parigi, sono più esperto e maturo. I favoriti sono Coria e Ferrero, che però non stanno bene. Se avrò un buon tabellone potrò divertirmi al Roland Garros. Certo dovrò rivedere i miei piani. Prima pensavo solo a giocare la Davis e a qualificarmi per il Masters. Ma adesso penso di poter aspirare a qualcosa di più, magari al numero uno del mondo». Nessun riferimento alla sua storia d'amore con la tennista italiana Flavia Pennetta. Ha chi gli ha fatto notare che ha una valida ragione per imparare l'italiano, Moya ha risposto: «Come? Non ho capito. Dedico la vittoria a Vicente e Nadal due tennisti miei connazionali infortunati: spero di rivederli presto in campo. E poi dedico il successo alla famiglia». E Nalbandian? Moya ha reso l'onore delle armi e l'argentino ha detto: «Lui ha giocato una grande partita, ma io ero molto stanco. Peccato, però sono fiducioso per il resto della stagione».

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