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Lazio, Mancini rispolvera il turn-over

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La Juve nega altri 1.500 biglietti per la finale ma lunedì sarà costretta ad accogliere la richiesta

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Domani il Brescia in una sfida decisiva per riuscire ad agganciare il quarto posto e la zona Champions League, poi mercoledì la finale di Coppa Italia che la Juventus sta caricando di inattesi significati. Oltre alla scandalosa gestione dei biglietti, sono ormai settimane che da Torino non si fa altro che parlare della sfida di ritorno contro i biancocelesti per salvare una stagione altrimenti fallimentare. Si parte dalla doppietta di Fiore dell'andata, da un rassicurante 2-0 maturato all'Olimpico ma non sarà facile difendere quel vantaggio e, per queste ragioni, Mancini sta pensando di gestire le energie residue dei suoi giocatori applicando un massiccio turn-over. Ecco quindi che ieri mattina ha provato una formazione inedita lasciando a riposo oltre allo squalificato Favalli anche Mihajlovic, Giannichedda, Liverani e il brasiliano Cesar (quest'ultimo partira dalla panchina dopo un'assenza di venti giorni). Addirittura è stato riciclato Negro sulla fascia sinistra mentre, stando alle ultime indicazioni, la coppia centrale sarà costituita da Stam e Couto. A centrocampo il terzetto Albertini-Dabo-Fiore mentre il tridente avanzato vedrà Zauri a destra, Corradi in mezzo e Lopez a sinistra. Sembrano queste le intenzioni del tecnico che soprattutto in attacco utilizzerà anche Inzaghi e Muzzi a partita iniziata proprio per non affaticare Corradi, giudicato essenziale nella trasferta di Torino. Oggi è in programma l'allenamento di rifinitura e non si possono escludere ripensamenti da parte del tecnico che, di solito, cambia la formazione anche a poche ore dalla partite. Di certo, c'è l'intenzione di Mancini di ruotare i suoi giocatori per presentarsi al Delle Alpi in ottime condizioni fisiche. L'allenatore ha anche scelto di restare a Milano in ritiro proprio per non stancare la sua squadra con un inutile viaggio a Roma con successivo ritorno a Torino nel giro di 24 ore. Caos biglietti di Coppa Si attendeva la risposta della Juve per ottenere almeno altri 1500 biglietti per la finale di mercoledì prossimo non è stata quella sperata, almeno per ora. Niente da fare, nonostante i 3.870 tagliandi inviati a Roma la scorsa settimana siano stati polverizzati dai tifosi biancocelesti nel giro di poche ore. Ieri le agenzie di stampa hanno battuto anche un ridicolo comunicato della Juventus che recitava: «Va a gonfie vele la prevendita dei tagliandi per assistere alla finale di Coppa Italia. A cinque giorni dall'appuntamento i biglietti venduti sono già 20 mila». Peccato però che lo stadio contenga il triplo dei posti e che, quasi un quarto dei tagliandi, siano stati venduti nella Capitale. L'entusiasmo sbandierato da Torino è perlomeno ingiustificato vista la tiepida risposta dei sostenitori juventini. In mattinata la questura di Roma, dopo aver ricevuto la segnalazione dalla Lazio, ha informato quella di Torino del problema di ordine pubblico che i tifosi senza biglietto potrebbero creare. I dirigenti del club romano hanno richieste per almeno ottomila biglietti ma sono riusciti ad accontentare poco meno della metà. Comunque, ci sono buone speranze che al massimo lunedì la situazione si sblocchi e possano arrivare a Roma altri 1.500 tagliandi per assistere alla finale di Coppa Italia. «Certo, qualcuno ha sbagliato a gestire questa vicenda», è stato il commento amaro di uno dei rappresentanti degli Irriducibili, gruppo di riferimento della curva Nord. E ora solo l'intervento delle questure può risolvere la situazione.

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