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di SIMONE PIERETTI TORINO — La Lazio si lecca le ferite nel dopo partita del Delle Alpi: ...

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Sulla faccia dei biancocelesti è stampata l'amarezza di un risultato positivo sfumato a pochi secondi dalla fine. «È un vero peccato - afferma Fiore - non siamo stati in grado di sfruttare al meglio le occasioni create nel primo tempo e abbiamo pagato a caro prezzo l'unica ingenuità commessa in tutto l'arco dei novanta minuti. Il gol di Cesar? Inzaghi era in posizione irregolare, ma il guardalinee era tenuto ad alzare la bandierina soltanto ad azione conclusa. Purtroppo capita sempre a noi, e non è la prima volta che accade in questa stagione. Guardiamo avanti con ottimismo, anche se ora è necessario tenere a debita distanza anche l'Udinese». Mihajlovic è meno ottimista del compagno, e critica senza mezzi termini la prestazione della Lazio. «È la solita partita. Ormai siamo abituati: creiamo tantissime occasioni, non concretizziamo e al primo capovolgimento di gioco prendiamo gol. L'ammonizione? Il direttore di gara doveva ammonire il mister, è lui che mi ha fatto perdere tempo». Mihajlovic ci scherza su, ben sapendo che il giallo del Delle Alpi farà scattare una squalifica premeditata. «Da troppo tempo ci portiamo dietro questo tipo di difetto - conclude il difensore serbo - ma non tutto è perduto. Dobbiamo ancora recuperare il derby e se riusciremo ad essere più cattivi sotto porta di certo riusciremo ad ottenere la Champions League». Una serata amara anche per Sereni, a sorpresa in campo al posto di Peruzzi: «Speravo di regalare una Pasqua diversa ai tifosi della Lazio, subìre gol a due mminuti dal termine è stata una beffa».

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