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Parte oggi all'Olimpico (ore 15, Sky4) contro il Siena l'assalto al quarto posto Mancini chiede alla squadra di vendicare la clamorosa sconfitta dell'andata

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Si comincia dal Siena che si presenta all'Olimpico (ore 15, Sky4) con la necessità di centrare un risultato positivo per allontanarsi dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Ma anche alla banda Mancini serve una vittoria per non perdere contatto con Parma e Inter. Il tecnico biancoceleste non ha dimenticato la sconfitta dell'andata seppure maturata in inferiorità numerica: «Fu una partita molto strana, per mezz'ora la squadra giocò bene e sbagliò un gol clamoroso con Stankovic, poi in tre minuti prendemmo due reti per colpa di nostri errori. Da quel momento in poi fu sicuramente la gara più brutta giocata dalla Lazio negli ultimi due anni, il secondo tempo fu un vero disastro. Per noi, comunque, non sarà un rivincita ma solo la prima di otto tappe che ci deve portare al quarto posto per centrare l'ingresso nella Champions League seppure attraverso i preliminari». Mancini teme questa sfida e non solo per la presenza dall'altra parte dell'ex Chiesa che peraltro non ha lasciato da queste parti un grande ricordo: «Lo scorso anno con la Lazio avrebbe potuto fare qualcosa di più viste le sue qualità straordinarie ma non bisogna dimenticare che ha fatto anche gol importanti, come quelli in Coppa Uefa (a Belgrado e Cracovia, ndr). Venendo da un grave infortunio penso che il suo rendimento un po' altalenante si possa tranquillamente spiegare e capire. Enrico è un campione, dovremo stare attenti comunque perchè con un colpo può risolvere la partita». Il Siena è molto pericoloso a centrocampo e Mancini sta valutando il modulo su cui puntare. Il tridente potrebbe rappresentare un rischio calcolato ma resta l'ipotesi più accreditata. Intanto arrivano buone notizie dall'infermeria come annuncia lo stesso tecnico biancoceleste: «La squadra sta bene. Stam è ok, Liverani si è allenato, Cesar è ritornato e l'ho visto in buone condizioni. Abbiamo forse qualche problema con i portieri, ma contiamo di recuperare Sereni». Pretattica a parte la formazione dovrebbe vedere davanti al redivivo Sereni un quartetto difensivo costituito da Oddo-Stam-Mihajlovic-Favalli. A centrocampo sulla destra agirà Fiore con la coppia centrale Dabo-Albertini (Giannichedda è squalificato, Liverani in condizioni fisiche precarie). Davanti il tridente Muzzi-Corradi-Lopez con Inzaghi pronto ad entrare quando ci sarà bisogno di lui. Stesso discorso per Liverani che non dovrebbe trovare spazio dall'inizio così come Cesar, rientrato solo venerdì dal Brasile. Come al solito Mancini deciderà stamattina dopo l'allenamento di rifinitura anche se i dubbi sono tanti e l'avversario non va sottovalutato. Anzi, la squadra di Papadopulo è un avversario pericoloso ma il tecnico chiede ai suoi un'altra vittoria dopo quella di domenica scorsa: «A Perugia avevo detto che la cosa più importante erano i tre punti, non il modo in cui sarebbero arrivati. Stavolta voglio vedere anche il bel gioco. Dobbiamo imporre la nostra filosofia per ottenere tre punti fondamentali per la nostra classifica». All'Olimpico sono previsti almeno cinquantamila spettatori, per la prima volta dopo la notte maledetta del derby. Sarà un pomeriggio particolare con la tifoseria divisa dalle ultime notizie societarie, aggrappata al sogno Bertarelli e con lo spettro del fallimento dietro l'angolo. Applausi sicuri per Favalli che, prima della gara odierna, sarà premiato da Longo con una targa ricordo per le 395 presenze con la maglia biancoceleste (record assoluto per un giocatore della Lazio). Poi novanta minuti per cuori forti senza pensare alle magagne finanziarie concentrandosi solo sul Siena: serve una vittoria per gettarsi alle spalle la crisi di marzo e guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.

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