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«La Roma si è salvata da sola grazie a Sensi»

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Capello ringrazia Sensi per «l'esposizione» che ha salvato società e squadra e chiama a raccolta i giocatori in vista della trasferta di Lecce. La Roma, dopo una settimana passata più a pensare ai problemi societari che al calcio giocato, si rituffa nel campionato. Ristrutturazioni, vendite imminenti, russi & Co. che continuano a ronzare attorno alla società di Sensi, rischiano di distrarre il gruppo giallorosso in vista di una trasferta divenuta ormai di primaria importanza: come per altro tutte le sette partite rimaste da qui alla fine della stagione. Capello carica i suoi e sta con Sensi: «Sono sempre stato fiducioso e continuo ad esserlo — attacca sull'argomento il tecnico giallorosso — il Presidente Sensi ha risolto la situazione. La Roma si è salvata da sola, senza bisogno di decreti e di nessuno e questa è una bellissima risposta di Roma». Chiuso seccamente l'argomento «società», Capello pensa al Lecce: una gara che la Roma «deve» vincere. «Quella di domani (oggi, ndr) non sarà per noi una sfida facile. Ho visto il Lecce contro la Sampdoria, ha disputato una buona gara, sono tonici. Sarà una partita non semplice, ma noi dobbiamo fare risultato pieno». Già, fare risultato pieno per sperare ancora e riagguantare la Juve due punti sopra: anche se la Roma ha sempre quel derby da recuperare. «Guardando in faccia la realtà — spiega il Capello — la classifica dice che stiamo lottando per il secondo posto. Ma giochiamo come sempre, partita dopo partita. Roma in crisi di gioco? Fino a meno di un mese fa si diceva che eravamo la squadra che giocava meglio insieme al Milan, mentre ora siamo dei brocchi. Mettetevi d'accordo. Qualcuno ha la memoria corta evidentemente, visto che quello che abbiamo fatto vedere finora non vale più». Finale di campionato falsato? Capello dice la sua. «Sicuramente noi siamo penalizzati perché non possiamo usufruire del fattore campo. Ritengo legittimo il ricorso tentato dalla società, anche se si intuiva un vento contrario. Obiettivi? La classifica dice che dobbiamo puntare al secondo posto, ma preferisco pensare partita dopo partita». Per la partita di oggi Capello perde altri due pezzi importanti: Montella e Candela, entrambi non convocati così come Panucci. «Ho in mente delle soluzioni — dice sereno — ma è vero che gli incidenti sono stati una costante della nostra stagione. In ritiro ero fiducioso, c'era lo spirito giusto, ma poi chi poteva immaginare che Montella, Delvecchio, Panucci, Candela, De Rossi avrebbero avuto tutti questi guai? In queste condizioni fare il turn-over è impossibile». Così Capello oggi potrebbe puntare di nuovo sul centrocampo a cinque con l'inserimento di Tommasi, o tentare una strada del tutto nuova: Lima come quarto difensore, con D'Agostino esterno a centrocampo. L'ipotesi di un 4-4-2 con Dellas al posto di Candela, sembra invece la meno probabile.

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