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Formula Uno Monopolio Ferrari nelle prove del Gp del Bahrain (Rai1 13.30)

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Schumi sceicco nel deserto

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Per la terza volta consecutiva è Michael Schumacher a partire in pole position. Le ultime prove prima delle qualifiche avevano regalato l'illusione che il vento potesse cambiare. Invece è ancora prima fila tutta rossa, come a Melbourne. A Sepang, due settimane fa tra i due ferraristi si era infilato Webber, stavolta non ci sono sorprese. Per Schumi è la 58/a pole della carriera, il record di Senna (65) si avvicina. Per la Ferrari la 169, ma è già largamente record da una vita (la Williams è a 123). Dietro agli sceicchi in rosso, le Williams di Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher. Si erano illusi, nelle ultime libere e nelle prequalifiche. E Montoya non ha problemi a confessarlo: «Dal mio punto di vista è un risultato un pò deludente». Anche perchè fino al secondo settore aveva 146 di millesimi di vantaggio su Schumi. Nell'ultimo terzo di pista perde invece quasi mezzo secondo. Il distacco finale infatti è di 446 millesimi. Stessa storia per Ralf Schumacher: davanti al fratello di 118 millesimi dopo il primo intermedio, alla fine è dietro di mezzo secondo (494 millesimi). In terza fila, le Bar-Honda di Takuma Sato e Jenson Button che hanno tanta voglia di qualificarsi come terza forza del mondiale ora che la McLaren sparisce all'orizzonte. Ed il peggio, per gli avversari, è che davanti agli occhi regali di Juan Carlos di Spagna, re Michael non è perfetto: fa fumare la ruota anteriore sinistra alla prima curva, è un pò largo alla 4. Lui che punta alla perfezione dice: «Non direi che è stato il mio giro migliore». Il problema, degli altri, è che fanno tutti molto peggio. In assoluto a sbagliare di più è proprio Fernando Alonso che con due errori di guida finisce a quasi 4«. Dietro, lo spagnolo che vorrebbe essere il nuovo Schumacher avrà solo le Minardi di Bruni e Baumgartner. E la McLaren-Mercedes di Kimi Raikkonen che sceglie di partire dall'ultimo posto in griglia. È ufficialmente aperta la crisi delle stelle d'argento, costrette ai giochi di mera tattica. Il finlandese infatti rinuncia volontariamente al giro di qualifica, perchè tanto sarebbe stato penalizzato di dieci posizioni perchè ieri aveva dovuto cambiare il motore. Visto che Coulthard è decimo, bene che gli fosse andata il finlandese si sarebbe ritrovato dal 16/o posto in giù. Perdere quattro posizioni nelle retrovie è poco male, perchè almeno potrà non mandare la macchina in parco chiuso. Significa poterci lavorare su e avere un motore fresco domani in gara. Visto che finora non ha mai visto una bandiera a scacchi... Per chi non ha gli incubi di casa Mclaren, è Barrichello, che in prequalifica era solo 11/o, a diventare invece il punto di riferimento con 1'30»530. Il brasiliano polverizza la pole provvisoria di Da Matta (1'31«717), e gli si accodano le Bar-Honda prima con Jenson Button (1'30»827) poi con Takuma Sato che così (1'30«827) supera per la prima volta l'inglesino. Tanto per confermare l'andamento orribile di questo inizio di stagione, Coulthard con l'unica McLaren che cammina va in pista da ottavo. Fa la sua pole provvisoria in 1'31»719. Significa battere le Minardi di Baumgartner e Bruni, le Jordan di Pantano e Heidfeld, la Sauber di Massa e le Jaguar di Klien e Webber (qui in ombra rispetto alla fastosa prima fila di Sepang). Ma lo scozzese è già superato mentre rientra ai box: appunto da Cristiano Da Matta con la Toyota. È giornataccia anche per la Renault. Trulli settimo posto e quarta fila, mentre Fernando Alonso sbaglia tutto: largo alla prima curva, finisce 17/o qui. Un applauso se lo merita invece Giancarlo Fisichella, che in prequalifica aveva scavalcato finalmente gente come il compagno-rivale Felipe Massa e Rubens Barrichello. E a metà qualifiche si installa al quarto posto temporaneo con un 1'31"731 che significa dare 8 decimi al brasilianino con cui condivide la Sauber e la speranza di un futuro da ferrarista.

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