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BAR E HONDA SI CONFERMANO AVVERSARI «VERI»

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McLaren, ormai è crisi: seconda rottura

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Troppo poco per una squadra che dice di puntare al mondiale. È crisi? «No, perchè la competitività delle nostre prestazioni è migliorata rispetto a Melbourne - ha detto Ron Dennis - abbiamo un intenso programma di test e di sviluppo e intendiamo continuare a seguirlo convinti di essere sulla strada giusta». Sarà. Resta il fatto che Raikkonen, fermatosi al 41/mo giri del gp della Malesia per la rottura della trasmissione, in due gare non ha ancora visto il traguardo. «È vero, ma oggi la macchina era più competitiva - ha detto in finlandese, facendo buon viso a cattivo gioco - e credo che siamo sulla strada giusta. Certo non fa mai piacere restare a piedi. Ma anche se siamo indietro, credo che in Bahrein potremo dimostrare qualcosa». Resta il fatto che i problemi di affidabilità del motore Mercedes ci sono tutti. «Sia l'affidabilità, sia la velocità devono migliorare - ha ammesso il responsabile Mercedes, Norbert Haug - dobbiamo continuare a lavorare». Meglio il clima in casa Bmw-Williams. Rispetto a Melbourne la scuderia ha, se non altro, dimostrato a Sepang che la macchina c'è: se è vero che il motore di Ralf Schumacher ha ceduto, è vero anche che Juan Pablo Montoya ha fatto segnare il giro più veloce e ha portato a termine la gara con il primo podio della stagione. «Io sono contento di come sono andate le cose oggi - ha detto il colombiano - perchè se guardiamo a come stavamo messi a Sepang un anno fa, possiamo dire che quest'anno siamo messi meglio. Io ho più punti che nel 2003. E l'anno scorso il nostro campionato di fatto è cominciato a Monaco, quando trovammo la via giusta per lo sviluppo. Quindi per me il risultato di oggi è positivo». Per quanto contenuta, soddisfazione anche in casa Renault: Trulli, quinto, ha lottato alla pari con tutti gli avversari compresa la Ferrari di Barrichello; Alonso ha dato spettacolo risalendo dalla penultima alla 7/ma posizione. «Va bene così - ha commentato Flavio Briatore - anche se spiace pensando che si poteva partire dalla seconda fila senza l'errore di Fernando in qualifica. Allora avremmo visto un'altra gara. Sono certo che saremo capaci di imparare dai nostri errori».

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