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L'attaccante: «Vogliamo campionato e Champions, ora dipende solo da noi»

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È in sintesi la stagione del Milan, che dopo il 3-1 alla Juventus è sempre più consapevole di avere le sorti del campionato in mano. Intanto i numeri dicono che questo è un Milan stratosferico. Alla venticinquesima giornata nessuno prima d'ora aveva ottenuto 64 punti, frutto di ben 20 vittorie. La media è di tutto riguardo: 2 punti e mezzo a partita. Se nella corsa scudetto la Roma ha peccato fuori casa, perdendo punti preziosi a Siena, Ancona e Reggio Calabria, la squadra di Carlo Ancelotti si è dimostrata implacabile. Mai una sconfitta; addirittura l'ultima risale allo scorso 24 maggio, quando i rossoneri persero a Piacenza in una partita per nulla influente di fine stagione. A Torino, domenica sera, inoltre è stato il decimo successo lontano da San Siro. Proprio Arrigo Sacchi, intervenendo al Tg5, ha parlato del Milan attuale ora paragonato al suo: «Sento spesso Ancelotti, anche domenica sera dopo la partita. Rispetto alla mia squadra, forse questa è più tecnica. D'altra parte, avevo a disposizione solo due stranieri. Come mentalità, in fase offensiva il Milan di Ancelotti si avvicina al calcio sudamericano e spagnolo, mentre in difesa si avvicina all'organizzazione del calcio italiano. Però, tatticamente la mia era meglio organizzata. Di certo sarebbe stato belle vederle a confronto». Intanto, attraverso il sito ufficiale del Milan, Andriy Shevchenko (autore quest'anno di ben 6 doppiette sui 18 gol) analizza lo splendido momento della squadra: «Champions o campionato? Le metto sullo stesso piano. La classifica dei cannonieri? Questa è individuale, perciò la metto un gradino sotto. Con la Juventus non è stata una partita semplice. Loro hanno giocato bene, specie nel primo tempo. Mentre nel secondo tempo sono andati in difficoltà. La lotta per lo scudetto? Credo che Roma e Juventus non siano ancora fuori dai giochi. Veniamo da una settimana incredibile: 3 vittorie su 3 partite e 10 gol fatti. Abbiamo rafforzato il nostro primato in classifica, raggiungendo i quarti di finale di Champions League: ora il futuro è solo nelle nostre mani».

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