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Sci di fondo Trionfo dell'azzurra: otto anni dopo la Di Centa, la Coppa torna in Italia

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Il Mondo ai piedi della Paruzzi

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In questo modo Gabriella Paruzzi ha festeggiato l'impresa: otto anni dopo Manuela Di Centa, la Coppa del Mondo è tornata in Italia. La Paruzzi ha vinto la coppa di cristallo, ha eguagliato la grande Di Centa (che di iridi ne ha in bacheca due, 1994 e 1996) e riscattato la sfortuna di Stefania Belmondo, che nel '99 si è vista strappare via la coppa da un regolamento assurdo della Fis. La Paruzzi è diventata la seconda fondista italiana capace di vincere la coppa e sul traguardo è stata salutata proprio dalle due grandi del fondo italiano Di Centa e Belmondo, che hanno ricordato quanto la Paruzzi meriti un successo personale di questa portata, in virtù del fatto che l'azzurra tante volte ha fatto da gregaria alle due illustri colleghe. E' bastato il 9° posto a Gabriella per conquistare la Coppa del Mondo, in virtù del pessimo risultato (23° posto) della rivale norvegese Bjorgen. A dire la verita, la Paruzzi avrebbe desiderato chiudere la sua stagione con un podio (sarebbe stato il decimo, si è fermata a quota nove): «Ci tenevo a finire sul podio, volevo festeggiare la coppa nel migliore dei modi. Però, poi, mi sono detta: perché rischiare troppo? E allora ho preferito godermi quest'ultima gara in modo rilassato. Questa coppa la sognavo da ottobre e me la sono sudata in Norvegia». La Paruzzi, che così ha trovato la consacrazione dopo l'oro olimpico a Salt Lake nella 30 km, ha fatto i complimenti all'avversaria: «La Bjorgen su otto gare sprint ne ha vinte sette». Le due a fine gara si sono abbracciate a lungo, segno di una rivalità sana. Non sarebbe stato giusto se la coppa fosse finita in mani scandinave. La Bjorgen ha rinunciato alla Marcialonga, ha dimostrato che su una distanza superiore ai 10 chilometri non rende granché. La Paruzzi è stata più continua, ha fatto punti in tutte le discipline. La giornata per i colori italiani è stata ulteriormente addolcita dalla vittoria di Sabina Valbusa, che ha così centrato il primo successo in coppa. Alla Valbusa i complimenti della Paruzzi: «Sapevo che avrebbe vinto la gara. E' la mia compagna di stanza e ci tenevo tantissimo a salire sul podio con lei oggi». Dopo questa frase il ct Albarello non s'è più trattenuto: «Ma sentitela: ha appena vinto la Coppa del Mondo e dice che le dispiace di non essere salita sul podio. La Paruzzi ha ancora tanto margine di miglioramento». Grande festa nel clan-Italia, col presidente Fisi Gaetano Coppi e il ministro Frattini (che ha la delega governativa per i Giochi di Torino 2006) a congratularsi con le due azzurre per una doppia impresa storica. Ieri si è anche assegnata un'altra Coppa del Mondo, quella di sci alpino femminile. Se l'è aggiudicata la svedese Anja Paerson, sesta nello slalom vinto dalla Schild.

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