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NON era francamente immaginabile che una squadra come la Juve, capace di subire ben 27 reti in campionato, ...

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Anche ieri sera la difesa bianconera è apparsa tutt'altro che impermeabile. A questo bisogna aggiungere il forfait di Del Piero, che si è procurato uno stiramento al polpaccio destro dopo appena otto minuti di gara e ora rischia 50 giorni di stop e di saltare gli Europei. Episodio che, congiunto alla rete di Pandiani al 12', ha reso ancora più impervio il cammino della squadra di Marcello Lippi nella gara di ritorno degli ottavi di finale. Così, la partita juventina è stata un perenne rincorrere. Troppo ferma in avanti, troppi errori commessi da difesa e centrocampo in fase di impostazione, eccessivo il numero delle palle perse. La disfatta europea della Juve si può riassumere così, in un'incapacità di produrre gioco che le è stata fatale. Il primo tempo è stato caratterizzato da due episodi. L'infortunio di Del Piero e il gol di Pandiani. Su un lungo lancio dalla tre quarti spagnola, Ferrara e soprattutto Montero hanno dormito. La reazione della Juve è stata frustrata da una serie di decisioni errate dell'assistente dell'arbitro, che ha fermato Di Vaio e Miccoli lanciati verso la porta. La Juve avrebbe potuto pareggiare con Miccoli al 37', ma Molina si è superato. Così come nella ripresa, l'estremo difensore iberico è stato decisivo nel fermare una punizione dell'attaccante. Bella la traversa colpita da Appiah con un pallonetto da 35 metri. Nedved in lacrime: «Coppa stregata, spero di rimanere qui per vincerla». Nelle altre partite, hanno staccato il biglietto per i quarti Porto (1-1 a Manchester), Chelsea (0-0 con lo Stoccarda) e Lione (1-0 con la Real Sociedad). Dan. Dim.

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