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Inter choc, Moratti si dimette

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Dimissioni del presidente, e di quattro componenti «forti» del consiglio di amministrazione: alcuni membri della famiglia Moratti (il figlio Angelo Mario, il nipote Angelo, Paolo Giulini) e soprattutto Marco Tronchetti Provera, vale a dire il primo sponsor dell'Inter attraverso il marchio Pirelli. Ancora una volta, il Moratti deluso, disilluso, sconfortato da certe contestazioni nei suoi confronti, ed esacerbato dalle vicende della sua squadra e del suo club, impone di voltar pagina. Per cambiare rotta dopo anni di ambiziosi obiettivi sognati, avvicinati e mai raggiunti: una Coppa Uefa, unico trofeo, in nove anni di presidenza contrassegnati da un viavai di giocatori, di allenatori e di polemiche senza precedenti anche per la storicamente pazza Inter. Moratti volterà pagina fino in fondo, pur restando proprietario della società, o lo farà a metà come qualche anno fa? Allora, in una situazione per molti versi analoga (ricorsi storici dell'Inter), diede le sue dimissioni facendo un «passo indietro» per poi tornare, acclamato, alla presidenza dopo aver spazzato parte dell'organigramma. Anche oggi è un «passo indietro», ma Moratti ha già indicato un nome per la presidenza: quello di Facchetti, il capitano della Grande Inter che fu di suo padre Angelo. La conferma è nelle sue parole, che arrivano a tarda serata. «È solo un passo indietro, niente drammi. Potrò vedere meglio le cose, come accade in altri club. La partita con il Brescia? Certamente non ha aiutato, ma non lascio per la contestazione dei tifosi. In fondo c'era solo uno striscione e pure piccolo. Starò più tranquillo e responsabilizzerò Facchetti». Dunque, Inter sempre in mano e in tasca a Moratti (presidente «galantuomo» ma accusato quanto meno di mano leggera) ma affidata al più calibrato dei suoi uomini. Ieri è arrivata la conferma dell'infortunio di Christian Vieri, che ha riportato uno stiramento all'adduttore della coscia sinistra, come ha evidenziato la risonanza magnetica a cui si è sottoposto il giocatore. E, nel silenzio generale dei dirigenti nerazzurri, ci ha messo ancora una volta faccia e parole il capitano Javier Zanetti. Dopo la partita che ha messo la parola fine ai sogni di rimonta in campionato, l'umore dei tifosi nerazzurri doveva essere risollevato dall'arrivo di Adriano. L'affare comunque è cosa fatta, anche se le due parti hanno qualche problema sulla contropartita tecnica richiesta dal Parma. Il suo trasferimento è solo slittato e così i gialloblù potranno giocarsi al completo una partita fondamentale per la loro stagione. L'arrivo di Adriano a Milano è, però, diventato quasi indispensabile, visto che i muscoli di Vieri sono tornati a tormentare il bomber nerazzurro e quindi Zaccheroni (incredulo davanti le dimissioni di Moratti, «non ne sapevo nulla») si trova a corto di attaccanti, dato che Recoba e Kallon sono sempre indisponibili.

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