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Sette punti meno dell'anno scorso Ben sei sconfitte

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Un dato che deve far riflettere ma che è anche spiegabile con i tanti infortuni che hanno colpito l'organico biancoceleste in queste prime 17 giornate e con qualche decisione arbitrale sicuramente discutibile. Fatto è, però, che da quando sono stati introdotti i tre punti a vittoria (1994-95) alla fine dell'andata i romani avevano fatto peggio solo tre volte: con Zeman nel 1996-97, quando girarono con il minimo storico di appena 23 punti; con Zoff prima e Zaccheroni poi nel campionato 2001-02, quando si fermarono a quota 25 e ancora con Zeman, nel torneo 1995-96, quando di punti ne misero insieme solo 26. La differenza con l'anno scorso, prima stagione di Mancini in panchina, però, è evidente e può essere statisticamente spiegata con tre fattori: la notevole diminuzione dei pareggi, il conseguente aumento delle sconfitte, i troppi gol subiti nei secondi tempi quando spesso i biancocelesti hanno compromesso il loro vantaggio (Empoli, Reggina, Modena, ndr). Per ciò che riguarda i pareggi dobbiamo dire che sembra strano che la squadra più pareggiona del campionato passato (in cui ne collezionò ben 15) quest'anno ne abbia collezionati solo 2, a Empoli e Modena. Questo, ovviamente, ha portato anche ad un aumento delle sconfitte, che in 17 gare sono già 6, mentre in tutto il campionato passato la Lazio perse solo 4 volte. Battute d'arresto che sono arrivate anche per colpa dei troppi gol subiti nei secondi tempi, ovvero quando la partita volge al termine e restano pochi minuti a disposizione per recuperare. A leggere i numeri, infatti, scopriamo che finora la Lazio ha incassato 21 gol, di cui appena 7 nelle prime frazioni di gara e ben 14, ovvero il doppio, nella ripresa. Problemi di concentrazione o colpa della tenuta atletica ? A Mancini l'ardua sentenza.

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