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Cadono due grandi, si confermano Atalanta e Ternana

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Brutta sconfitta interna del Livorno (1-2 col Vicenza) ed esterna del Palermo che subisce l'orgoglio del Bari (2-1)

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Eccezion fatta per la capolista Atalanta e per la Ternana, tutte le altre squadre di vertice hanno faticato e il riferimento è a Palermo, Piacenza e Livorno. Ad approfittare dei tanti risultati sorprendenti, è stata soprattutto la Ternana, impegnata ieri nelle mura amiche del «Liberati» contro il Pescara. Gli umbri di Beretta hanno vinto e convinto. Il risultati finale, 3-0, alla fine è stato giusto e ha rispcecchiato in pieno i valori in campo e le ambizioni delle due compagini. La Ternana vola diritta verso il salto di categoria, il Pescara, invece, è una squadra costruita con pochi innesti sull'ossatura di quella che lo scorso anno ha vinto i play-off di C1 e che quest'anno sta portando avanti una dignitosissima traversata verso la salvezza. Alla fine, tutto questo in campo a Terni si è visto e la Ternana ha fatto con pieno merito bottino pieno, scavalcando il Palermo e proponendosi come autorevole seconda forza della cadetteria. Non ha avuto problemi neanche l'Atalanta, che ha espugnato (3-1) Salerno e conseguito in questo modo la vetta solitaria della classifica, fino a sabato detenuta in condominio col Palermo. I successi di Atalanta e Ternana, però, sono state mosche bianche in una giornata caratterizzata dalle sorprese. Prima fra tutte, la battuta d'arresto del Palermo sconfitto per 2-1 a Bari. I pugliesi fino a qualche tempo fa sembravano una squadra alla deriva in crisi d'identità, eppure ieri hanno dimostrato unità d'intenti e organizzazione tattica, ritrovando la via che conduce alla salvezza. Il Palermo è sembrato essere con la testa altrove. Brutta prestazione anche per il Livorno che in casa contro il Vicenza ha rimediato la seconda sconfitta di fila (1-2 il risultato finale). I toscani hanno così perso ulteriore contatto dalla prime e anche dal Messina, che grazie al magro 1-1 casalingo col Torino si è issato in quarta posizione. Meno clamoroso, rimanendo alle posizioni di vertice, invece, il pareggio (1-1) del Piacenza (quarto insieme al Messina) a Genova, contro un Genoa non trascendentale, ma comunque ordinato e caparbio, che, continuando su questa strada, non dovrebbe avrebbe problemi a togliersi d'impaccio e abbandonare la zona calda della graduatoria. A proposito di retroguardia, ha fatto un certo clamore la sconfitta del Napoli, che ieri ha fatto visita all'Albinoleffe. I lombardi si sono imposti di misura, disputando la loro solita generosa partita. Ma certo l'inconsistenza del Napoli in trasferta è emersa in modo preoccupante e, anche a causa della vittoria (1-0) del Verona sul Como, i partenopei sono in piena bagarre-retrocessione, in compagnia di Venezia (sconfitta 1-0 a Trieste da una buona Triestina), Verona, Bari, Genoa e Vicenza. Ha mosso la classifica, infine, il Treviso, che ha piegato per 3-1 l'Ascoli. Il quadro della ventitreesima di B si chiude stasera con Avellino-Catania.

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