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LA COPPA del Mondo di slalom si avvicina sempre di più alle mani di Giorgio Rocca.

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Ci sono avversari forti che concorrono insieme a me, ma penso di poterli battere». Finalmente Giorgio sta ingranando. Lo aveva detto qualche tempo fa, lo ha ripetuto ieri: «Ormai mi conosco. So che per entrare in forma ci metto un po' di tempo. Adesso per me arriva un mese decisivo. Ci sono le gare che mi piacciono, Wengen, Kitzbuehel. Le posso vincere e posso mettere una seria ipoteca sulla coppa». Rocca non è rimasto stupito del tonfo dei suoi avversari, Palander, Pranger, Raich: «Palander già a Flachau l'ho visto molto incerto sulla pista segnata. Era auspicabile che oggi non sarebbe riuscito a fare bene. Raich invece è arrivato 18°, ma lui pensava alla combinata e alla Coppa del Mondo generale. Dove ho vinto la gara? Nella seconda parte della seconda manche. Ma ho sciato bene anche nella prima». Adesso arriva il bello, come ha sottolineato lo slalomista di Livigno: «Sui tracciati che mi piacciono di più voglio vedere chi mi batte. Certo, lo slalom è una gara strana, conta molto l'aspetto mentale. Però io sto facendo molto bene, la coppa di disciplina è un obiettivo che ho in testa dall'inizio della stagione. Inoltre, la squadra è forte, Moellg, Bergamelli, Schimd e Thaler possono darmi una mano, levando agli avversari punti importanti». Da un azzurro all'altro, Manfred Moellg ormai è una realtà del Circo Bianco. Dopo due piazzamenti trai primi 5 in slalom e un 5° posto in gigante, ieri il fratello di Manuela è giunto 14°. Un risultato incoraggiante: «Sì, ho acquisito continuità. Ma dovevo fare come Rocca, attaccare di più e rischiare. Magari avrei fatto meglio». Raggiante il presidente Fisi Coppi: «I maschietti vanno bene, adesso aspetto la rinascita dalle donne. Ma in gigante e slalom maschili stiamo facendo davvero grandi risultati. Rocca è un ottimo capitano. Anzi è un maggiore, gli auguro di vincere la coppa di slalom». Dan. Dim.

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