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di SIMONE PIERETTI UN BRUTTO colpo, l'ennesimo, per una Lazio che nel nuovo anno ha conosciuto solo sconfitte.

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Il fiume lento dei tifosi delusi scorre verso l'uscita della tribuna: qualcuno si ferma ad ascoltare il dirigente, qualcun altro chiede in prima persona, altri commentano amaramente. «La delusione dei tifosi è giustificabile: tutto l'ambiente in questo momento avverte l'impossibilità da parte dei dirigenti di programmare il futuro societario. La squadra sta pagando questo stato di instabilità con dei risultati negativi. Tutti oggi - ieri n.d.r. - si aspettavano una reazione dopo la sconfitta subìta sette giorni fa a Reggio Calabria. Il Brescia ha meritato la vittoria: ritengo che le numerose assenze abbiano pesato molto sul risultato finale. C'è molta esasperazione intorno alla Lazio e questo non porta certo benefici». Anche il direttore generale della Lazio Giuseppe De Mita mette a fuoco il momento particolare della squadra biancoceleste: «I tifosi hanno tutto il diritto di esprimere il loro disappunto dopo una partita del genere, la sfida è stata simile a quella di Reggio Calabria. Posso solo dire che c'è molto da lavorare: soltanto in questo modo riusciremo a recuperare il terreno perduto nelle ultime due giornate di campionato. È un momento di difficoltà generale. Società, dirigenti, tecnico e giocatori: tutti devono prendersi le proprie responsabilità. Lo spogliatoio è unito: ora è necessario rimboccarsi le maniche per uscire da questa situazione con la speranza che tutti i giocatori infortunati possano recuperare in fretta».

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