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Udinese «corsara» al Meazza. L'assenza in difesa dell'ex laziale pesa come un macigno

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Una spendida vittoria della squadra di Spalletti in casa del Milan (2-1), regala ai giallorossi il primato solitario in testa alla classifica. Non c'è neanche il tempo di posizionarsi che l'Udinese passa in vantaggio. Dopo appena 100" azione di contropiede dei friulani: Fava dal limite dell'area lascia partire un destro angolato che batte Dida. Colpevolmente, Laursen lascia indisturbato l'attaccante (26 anni) di Formia. É questa l'ennesima dimostrazione che nel Milan c'è un solo giocatore insostituibile: Alessandro Nesta. Non è affatto casuale che, ogni qual volta l'ex laziale sia indisponibile, la retroguardia rossonera balli in maniera preoccupante a prescindere dalla caratura dell'avversario. L'improvviso vantaggio galvanizza la squadra di Spalleti che, ben raccolta e attenta a lasciare spazi agli avversari, è pronta in qualsiasi momento a colpire in contropiede. Il Milan prova a reagire. Al 6', Inzaghi raccoglie un cross dalla destra di Pirlo, ma spara alto sopra la traversa. La manovra rossonera è troppo frenetica: gli errori in fase di proposizione di Kakà ne sono la chiara dimostrazione. Nonostante il tutto, il Milan, al 19', potrebbe pareggiare. Lancio di Kakà per Inzaghi e De Sanctis, in uscita, aggancia l'attaccante. Secondo Bertini è rigore, ma Andrea Pirlo coglie il palo alla destra del portiere friulano. Dopo il dramma di Yokohama, dunque, Milan ancora esorcizzato dagli 11 metri. La squadra di Ancelotti spinge, al 28' Gattuso lascia partire un sinistro da fuori area, facilmente neutralizzato da De Sanctis. Al 36', discesa di Kakà con presunto contatto con Pazienza. Questa volta Bertini punisce il brasiliano, ammonendolo per simulazione. Plateale in tuffo in area. Qualche istante dopo, l'Udinese potrebbe addirittura raddoppiare: Jorgensen pesca Fava, che però di testa spedisce il pallone tra le braccia di Dida. Al 44', Cafu si trova la palla buona, ma spara addosso De Sanctis. Milan ben più determinato nella ripresa: prima una punizione insidiosa di Pirlo, poi un diagonale largo di Kakà. Ma, al 6', l'Udinese mette in banca il risultato: punizione di Bertotto dai 25 metri e Sensini, in traiettoria, spizzica il pallone. Dida deve arrendersi per la seconda volta. Ancora Fava si rende pericoloso con un sinistro a giro di poco alto. Ancelotti prova la carta del tridente, inserendo Borriello per uno spento Serginho. Al 25' si riapre la partita: sponda di Borriello per Cafu che da buona posizione batte De Sanctis. Al 36', viene espluso Kaladze: entrata scomposta di Pinzi sul georgiano ed reazione di quest'ultimo con Bertotto (una manata in faccia). A tempo scaduto un miracolo di De Sanctis su Tomasson nega la gioia del gol ai rossoneri. L'Udinese esce vittoriosa da San Siro. Per il Milan è momento di riflessioni, visto che non sembra più la squadra imbattibile di qualche settimana fa.

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