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«Rinegozieremo il piano Baraldi» Longo riapre la trattativa, i calciatori valutano l'ipotesi di dare una proroga di un mese

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Sarà necessario ottentere il quorum del 33.4% per poter deliberare il nuovo aumento di capitale da 120 milioni di euro. A rischio il piano-Baraldi e la convertibilità in azioni di cinque mensilità arretrate degli stipendi dovuti ai calciatori per i compensi della passata stagione. In ballo ci sono 11 milioni di euro che la Lazio rischia di dover sborsare cash qualora non venisse deliberato il nuovo aumento di capitale: l'accordo con i giocatori fissato dall'ex direttore generale della Lazio Luca Baraldi scadrà infatti il prosimo 20 dicembre. Per evitare questo, l'amministratore delegato Giuseppe Masoni ha già provato a sondare il terreno con i procuratori dei calciatori, chiedendo loro di aggiungere all'accordo un'altra mensilità da convertire in azioni. L'intenzione della società, accennata dallo stesso Giuseppe Masoni ai procuratori in un incontro all'Hotel Canal Grande di Modena prima della partita di coppa Italia contro gli emiliani, non ha trovato terreno fertile. I procuratori Berti, Tinti, Cavalleri, Pastorello jr, Bonetto ed Antonelli presenti all'incontro stanno comunque prendendo in considerazione la proposta di far slittare di un mese la scadenza del piano-Baraldi. In questo modo, entro il 20 gennaio la Lazio avrebbe la possibilità di approvare in terza convocazione - e con un quorun necessario del 20% per poter deliberare - il nuovo aumento di capitale e salvare il piano di salvataggio disegnato da Luca Baraldi. «E' un momento delicato - ha dichiarato ieri il presidente della Lazio Ugo Longo a margine della presentazione del premio Silvio Piola - ma sono convinto che riusciremo a portare a termine il nostro lavoro. Nel caso in cui fosse necessario arriveremo a deliberare il nuovo aumento di capitale in terza convocazione. Per quanto riguarda la scadenza del piano Baraldi avremo la possibilità di percorrere due strade: o pagare ai nostri calciatori gli 11 milioni di euro oppure far slittare la scadenza di qualche settimana. L'obiettivo resta comunque la delibera del nuovo aumento di capitale per risolvere la pesante situazione pregressa». Entro il 20 gennaio si compirà il destino della Lazio.

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