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Malagò: «Io presidente? Sarebbe un onore»

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..».Anche Giovanni Malagò entra tra i protagonisti della telenovela legata al futuro del club giallorosso: il giorno dopo le ammissioni di Franco Sensi di essere pronto a mettersi da parte e a cedere la sua Roma a «acquirenti degni», l'imprenditore romano delle automobili di lusso si dice lusingato di veder accostato il suo nome a quello della squadra attualmente capolista. «Se mi venisse chiesto di ricoprire questo ruolo - spiega Malagò ai microfoni di Radio Incontro - sarei a dir poco onorato, poichè la mia famiglia ha già dimostrato ampia fedeltà a questi colori». Malagò, legato all'ambiente sportivo romano anche attraverso il basket, è infatti amico dei fratelli Claudio e Pierluigi Toti, i due costruttori della Lamaro, già proprietari della Virtus di basket, ormai da mesi indicati come gli eredi di Sensi. «I Toti e la Roma? Io la verità la conosco bene - precisa Malagò - ma è giusto che siano loro a rispondere a questa domanda. Per me sarebbe imbarazzante dire di più». Ma la questione è stata al centro anche di un pranzo in un prestigioso circolo romano, a cui ha preso parte lo stesso Malagò, e che ha scatenato tifosi e addetti ai lavori che l'hanno definita riunione «carbonara». «Eravamo tutti a tavola insieme venerdì sera - spiega Malagò - in occasione della presentazione di un libro sulle Olimpiadi: io, Franco Baldini, direttore sportivo della Roma, Pietro Calabrese, direttore della Gazzetta dello Sport e l'imprenditore Claudio Toti. Cosa pensate, che stessimo partecipando ad una riunione segreta? Tutto si è svolto in maniera cristallina e mi infastidisce aver letto su alcuni organi di informazione che la nostra cena avrebbe destabilizzato il futuro della Roma». Nel discorso di Malagò anche una frecciata, a metà fra passione sportiva e finanza, ai cugini biancocelesti: «Non conosco i numeri della Roma nel dettaglio, credo però sia innegabile che le risorse che ha la Roma non le ha la Lazio». «Ho appena parlato con il presidente Sensi. Non cederà la Roma a fine stagione e non c'è alcuna trattativa in corso». Così l'avvocato Antonio Conte, intervenuto telefonicamente su Rete Sport. «Il presidente Sensi ieri ha detto che non sa ancora per quanti anni potrà guidare la Roma - ha spiegato Conte - Questo non significa che alla fine del campionato lascerà la società o che sta incontrando i potenziali nuovi proprietari, come qualcuno ha detto e scritto. è una cosa ben diversa. Speriamo solo che questi equivoci finiscano. I tifosi della Roma possono stare tranquilli, concentrarsi sul fatto che la squadra è molto competitiva e godersi questo momento felice». Una battuta l'avvocato Conte l'ha spesa anche sul direttore sportivo Franco Baldini. «Quello che ha detto Sensi su di lui lo ha commosso (»Con me si è comportato sempre in maniera leale, non mi ha mai tradito. Quando sarà il momento della successione, raccomanderò a chi subentrerà il nostro direttore sportivo«). Baldini è molto legato al presidente, altro che riunioni carbonare con i possibili nuovi proprietari. Quelle sono un'altra falsità».

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