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L'ESCALATION DEL PRESIDENTE

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L'ingresso a braccetto con Mezzaroma, poi quasi immediato il divorzio dal socio e la totale acquisizione della Roma. Da allora Sensi ha lavorato per la costruzione di una squadra, di un gruppo, che nel 2001 è arrivato poi alla conquista dello scudetto. Un lavoro fatto di sofferenza e di grandi colpi di mercato. Dall'arrivo di Batistuta nel 2000 pagato settanta miliardi delle vecchie lire, a Emerson comprato nella stessa stagione dopo un lungo tira e molla col Bayer Leverkusen. Quindi Samuel acquistato anche lui nell'anno del Giubileo e per il quale il presidente giallorosso versò 40 miliardi nelle casse del Boca Junior di Carlos Bianchi. Poi l'investimento sul giovane talento barese Antonio Cassano pagato 55 miliardi nel 2001, fino agli ultimi acquisti che hanno fatto tornare in alto la squadra di Capello: Chivu, Carew e il giovane Mancini. Insomma Sensi meriterebbe di chiudere i suoi dieci anni alla Roma con un altro scudetto: sarebbe il primo presidente giallorosso ad averne vinti due.

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