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Lo spostamento della partita ha provocato non poche polemiche in casa toscana: gli uomini di Papadopulo hanno avuto infatti appena due giorni per recuperare dall'incontro di campionato con l'Udinese; e in più la gara sarà disputata alle 18.30 e non in prima serata, cosa che ha fatto infuriare il presidente dei toscani De Luca, che prevede grossi disagi per i tifosi di casa: «Non abbiamo l'organico e i ricambi della Juve, per noi non è facile giocare due volte nel giro di 48 ore; in più rischiamo di non avere neanche lo stadio pieno, visto l'orario: mi sembra che il "Palazzo" sia troppo oppressivo nei confronti delle piccole società». Ma in questo caso la Lega (contestata anche dalla Rai, che ha i diritti per trasmettere l'incontro, programmato su Rai2) non ha troppe colpe, dato che la richiesta di anticipare l'orario è giunta direttamente dall'Uefa, che non vuole partite ufficiali in concomitanza con la Champions League. Marcello Lippi prova a mettere una buona parola sulla vicenda, chiarendo che l'anticipo col Siena «è dettato da una serie di emergenze, e non è un abuso di potere». Ma si vede da lontano che il tecnico viareggino è più preso dal big-match di sabato con l'Inter («Zaccheroni ha rilanciato i nerazzurri con ottimi risultati e prestazioni positive») che non all'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia: e infatti per la seconda competizione nazionale la Juventus schiererà come di consueto una formazione infarcita di riserve. A parte gli acciaccati Di Vaio, Thuram e Iuliano, che dovrebbero comunque tornare disponibili per sabato, Lippi ha concesso un turno di riposo anche a Del Piero, Trezeguet, Buffon e Montero, non convocati. Al loro posto quattro ragazzi della Primavera. «Abbiamo fatto un ottimo inizio di stagione - dice l'allenatore bianconero - ed ora siamo in testa alla classifica, ma non possiamo cullarci, pur essendo consapevoli della nostra forza: non dobbiamo pensare di essere imbattibili o inarrestabili, Milan e Roma sono ad appena due punti da noi e non molleranno facilmente». Lippi prova a non pensare alle polemiche sull'arbitraggio di Modena-Juve e allo scambio di frecciate tra Moratti e Moggi: «Mi aspetto una settimana come quella che mi sto sforzando di vivere io, coi tecnici che dimostrino buon senso parlando solo di calcio». Ma poi il viareggino lascia da parte il buonismo: «Le polemiche ci caricano, questo gruppo è temprato e tutte le cose negative che ci vengono dette ci spronano a fare sempre meglio; è normale che chi ha successo susciti una valanga di invidie e cattiverie. Quello che fa davvero male è arrivare allo stadio prima della partita e vedere gente con la bava alla bocca che non fa altro che darti contro, anche in momenti di grande commozione come quello che l'Italia ha appena vissuto». Sul fronte opposto, sarà un Siena d'emergenza quello schierato da Papadopulo, che farà a meno di Ardito (infortunatosi gravemente domenica al ginocchio sinistro) e quasi certamente anche di Chiesa, alle prese con guai muscolari al quadricipite sinistro. Arbitrerà Ayroldi di Molfetta.

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