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L'INGHILTERRA è ai suoi piedi.

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A Sydney sotto una pioggia britannica umida e appiccicosa l'Inghilterra tutto cuore e tenacia, giocando una lucida partita a scacchi fatta di piccole mosse e di equilibri tattici da manuale, è passata con i 24 punti realizzati dal suo gioiello dorato, su quella Francia spumeggiante di inizio torneo che sembrava intenzionata ad appassire la Rosa. A sfiorire invece sono stati proprio i transalpini, mai in condizione di esprimere il loro gioco latino, fantasioso e penetrante, ma vittime delle loro incertezze che è sfociato in nervosismo. Sono rimasti aggrappati al convoglio inglese per 40 minuti grazie anche ad una meta di Betsen al 10', bravo a rubare una touche e a tuffarsi in due tempi oltre la linea con tanto di conferma della prova tv. Ma lentamente gli inglesi, senza paura e con ordine, hanno iniziato a chiudere gli spazi, mettere in confusione i rivali, e proprio con Wilkinson scavare un piccolo break già prima dell'intervallo (12-7). Il 24 a 7 finale premia la squadra più compatta e meno nervosa, il famoso gioco champagne della Francia è evaporato in fretta. S.G.

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