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Mihajlovic, niente ricorso. Ligresti scende al 5,1%

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Alla fine ha prevalso la volontà del serbo (condivisa dalla società), squalificato per otto giornate dall'Uefa dopo lo sputo a Mutu e la contestuale espulsione rimediata nella sfida contro il Chelsea. La Lazio aveva tempo fino alla mezzanotte di ieri per la richiesta d'appello all'organismo internazionale: il giocatore è stato anche multato per una cifra pari a 12.700 euro. La società ha già deciso di sanzionare il difensore: la pena pecuniaria s'aggirerà intorno ai 25 mila euro. Ieri intanto primo Cda del nuovo corso: presenti anche i neo-azionisti Ricucci e Paolo Ligresti, che hanno commentato l'esito del primo derby Capitale. Fiducioso Ricucci. «Stiamo lavorando per il futuro, siamo tranquilli. La partita? Poteva andare meglio». Riflessivo Ligresti. «Peccato, il pari era il risultato più giusto. Comunque la Lazio ha gli stessi punti dell'Inter, non mi sembra che ci si debba preoccupare più di tanto. Il derby? Spettacolo sugli spalti incredibile, niente a che vedere con quello di Milano». Lapidari gli altri componenti del consiglio. Il presidente Longo: «Ho già dimenticato», addolorato il neo-vicepresidente Nottola: «Sto ancora male». L'Ad Masoni sceglie il silenzio, loquace il direttore generale De Mita. «Abbiamo solo due punti in meno rispetto alla scorsa stagione, non dobbiamo fare drammi. C'è tutto il tempo per recuperare terreno, anche se perdere non fa mai piacere. Gli errori arbitrali? La Lazio è in un momento di difficoltà generale, non è un problema politico. Sono preoccupato perché i risultati non arrivano, ma il gioco c'è». Quindi il Cda: interlocutorio. Rimandata la divisione del club in 2, con la cessione del centro sportivo di Formello alla Real Estate. Nei prossimi giorni nuovo consiglio per l'approvazione della trimestrale. Ancora in bilico la ricapitalizzazione riservata ai calciatori: manca il quorum, negative le indicazioni ricevute dalla Proxitalia (numero verde 800-123-795) per chiamare a raccolta i piccoli azionisti. Il gruppo Ligresti, ora è ufficiale, ha diluito la propria partecipazione all'interno del pacchetto azionario biancoceleste: la quota scende dal 7% al 5,1%. E in Borsa nuova impennata del volume d'azioni scambiate, per un controvalore pari a circa 2,9 milioni. C'è chi continua ad acquistare azioni sul mercato borsistico. E i tifosi si stringono intorno alla squadra e puntano l'indice contro la società, reclamando chiarezza e maggiore «peso specifico».

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