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APPROVATO IL BILANCIO AL 30 GIUGNO: NASCE IL NUOVO CDA

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Masoni nuovo Ad. Entrano Sinibaldi, Brachetti, Ricucci e Ligresti

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Ora c'è anche l'ufficialità. Ugo Longo la continuità. Presidente, confermato, per altri tre anni. Entrano invece Ricucci e Ligresti, nuovi azionisti, che però rinunciano a poltrone di prestigio. Preferiscono rimanere nell'ombra, semplici consiglieri. Insieme a loro Nanni Gilardoni, un'istituzione biancoceleste, Gianandrea Perco, giovane rampante nell'orbita Mediocredito, l'avvocato Michele Sinibaldi, Ugo Brachetti Peretti, vicepresidente esecutivo di Api Spa e membro del Cda di Api Holding. Quindi Masoni, avvocato dello studio Ripa di Meana e neo-amministratore delegato. Si cancellerà dall'albo professionale per gestire il dopo-Baraldi. Insieme a lui, nel comitato esecutivo, Antonio Nottola, presenza storica del consiglio biancoceleste, ex amministratore delegato di Banca di Roma, oggi nel comitato esecutivo di Capitalia. Lui occuperà la poltrona di vicepresidente. Escono quindi Baraldi e Pessi, due interpreti essenziali della salvezza biancoceleste. L'ex amministratore delegato rimane in attesa d'eventi: la Lega è più d'una semplice idea. Il prof. Pessi, invece, si dedicherà alla Fondazione (sarà numero uno per 5 anni) e alla Polisportiva. E proprio loro, Pessi e Baraldi, faranno ancora coppia, nella Fondazione. Che svilupperà idee, esaltando la «lazialità». Escono anche Mancini «per sua scelta», Tonucci, Fucile, Colavolpe e Dagianti. Infine i dettagli: la Magiste ha scelto il collegio sindacale. Esce Sammartano, entrano Marco Lacchini, presidente, insieme a Tiziano Onesti e Stefano Garzella (supplenti Paolucci e Naccarato). L'Ata Hotels di Ligresti ha invece stabilito l'entità dei compensi per il Cda: 2 milioni. Confermata invece la Deloitte & Touche come società di revisione. Infine le certezze: bilancio al 30 giugno approvato all'unanimità e nuovo aumento di capitale destinato a decollare entro febbraio (anche per fronteggiare l'eventuale revisione dello spalma-debiti). Prossimo Cda il 14 novembre, subito dopo l'assemblea per la ricapitalizzazione riservata a dipendenti e giocatori. Il presidente Longo tranquillizza tutti sul tema «spalma-debiti» («si troverà una soluzione») e ascolta i piccoli azionisti. Che chiedono di poter nominare un proprio amministratore e un sindaco, dall'alto d'un 69% frammentato sul mercato, che, se raccordato, rappresenterebbe la maggioranza. Se ne parlerà nella prossima assemblea. All'orizzonte un aumento di capitale da circa 90-100 milioni e l'ingresso di un nuovo azionista.

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