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Vantaggio di Inzaghi, nella ripresa pari di Lampard e gol vittoria di Mutu: Chelsea in testa

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Gioia immediata? No, prima un lunghissimo istante d'attesa, lo sguardo di tutti verso l'arbitro, poi finalmente la conferma e la liberatoria esultanza. Lo spettro di Puglisi aleggia ancora nella mente dei giocatori biancocelesti, ma a Londra la terna arbitrale, per fortuna, è diversa. Il norvegese Hauge dirige con buon piglio, intervenendo deciso quando il gioco si fa troppo duro. Due contrasti sopra le righe, nel primo tempo, e due cartellini gialli. Il primo a finire nella lista nera di Hauge è Juan Sebastian Veron, entrato in modo maldestro sulle caviglie di Albertini. Stesso intervento e stesso provvedimento due minuti dopo; stavolta è Mihajlovic a condire il taccuino dell'arbitro. E il serbo rischia molto nell'azione successiva, falciando Gudjohnsen a centrocampo: Hauge aveva interrotto il gioco un attimo prima per punire un precedente fallo di Zauri. La ripresa si apre con altri due gialli, entrambi ingenui, nei confronti di Terry e Inzaghi. Il primo esagere nelle proteste, l'attaccante laziale calcia scioccamente il pallone lontano a gioco fermo. Nessun provvedimento disciplinare invece per il nervoso Zauri, che con la Lazio sotto di un gol reagisce con una gomitata evidente al fallo di Gronkjaer.

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