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«Riduzione ingaggi? Prima paghino gli arretrati»

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La prima, inaspettata, arriva dal «tranquillo» Dacourt, uno che sembra un timido, ma che quando deve dire una cosa non ha peli sulla lingua. Così, il francese acquistato in extremis dal Leeds nel mercato del gennaio scorso, spiega senza mezzi termini il suo punto di vista sulla questione. «Riduzione degli ingaggi? Noi calciatori dobbiamo ancora percepire gli stipendi arretrati: quindi quella attualmente non mi sembra una strada percorribile». L'ipotesi della riduzione degli ingaggi era già stata discussa dalla società con i suoi calciatori prima dell'inizio della scorsa stagione, quando cioè la Roma doveva avere gli «ok» di tutti i dipendenti per ottenere l'iscrizione al campionato. Già all'epoca il gruppo tecnico capitanato da Baldini e dall'avvocato Conte, incontrò non poche resistenza da parte della squadra. Sull'argomento Dacourt ha poi continuato. «Per noi giocatori la riduzione degli ingaggi sarebbe uno sforzo enorme, dopo tanti mesi che non percepiamo lo stipendio. Abbiamo già fatto qualcosa di positivo per la società non parlando pubblicamente della questione. Ora si parla di riduzioni, abbiamo dei delegati all'interno della squadra che andranno a discutere della questione e poi decideremo. Per ora aspettiamo». Il centrocampista però, nonostante lo slancio di apertura verso il club giallorosso, non nasconde una certa sorpresa per gli eventi che sta vivendo. «In 11 anni di carriera è la prima volta che mi trovo in una situazione simile. Una cessione per risanare il bilancio? Mi è già capitato quando ero in Inghilterra (il Leeds lo aveva venduto proprio per questioni simili) è una cosa che fa parte della vita di un calciatore». Resta da stabilire se la questione avrà o meno una ripercussione sul rendimento della squadra. Dacourt in questo senso è sereno, o simula bene. «No, noi siamo professinisti e una volta in campo facciamo il nostro a prescindere... ovviamente parlo per me».

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