Il futuro di Barladi, lontano dalla Lazio

Di certo, il futuro di Baraldi sembra sempre più lontano dalla Lazio senza che ci sia nemmeno un perché, un motivo valido. Nemmeno un barlume di logica dietro una decisione inspiegabile condita da un pizzico di masochismo da parte di chi chi la sta partorendo. Tra poco più di due settimane il dirigente biancoceleste si presenterà dimissionario al Cda della svolta. E i sussurri degli ultimi giorni propendono per il divorzio, con la soddisfazione di qualcuno all'interno della Lazio che si ritiene offuscato dalla personalità di Baraldi. Davvero incredibile quello che sta succedendo: si ha in casa un fuoriclasse, l'uomo della Provvidenza che ha salvato la baracca con le sue geniali intuizioni finanziarie e invece di coccolarlo, di farlo lavorare serenamente, si cerca di esautorarlo fino a costringerlo a cambiare aria. Tra qualche mese, se veramente Baraldi andrà a fare la fortuna di qualche altra società oppure della Lega, qualcuno ci dovrà spiegare la bontà di una scelta che un'intera tifoseria non condivide. Per mille motivi ma soprattutto perché Baraldi ha finora rispettato quello che aveva promesso, perché ha riavvicinato i laziali alla squadra, perché ha restituito credibilità ad una società che era sull'orlo del baratro. Chi prenderà la decisione, ci pensi bene: trovare un altro Baraldi è difficile. Forse impossibile.