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Il mondiale sorge a Oriente

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Perchè Rubens Barrichello e la pioggia hanno segnato le qualifiche del gran premio del Giappone. Sul tracciato asciutto Rubens ha fatto segnare il miglior tempo, ottenendo la nona pole della sua carriera. Partirà in prima fila accanto alla BMW-Williams di Juan Pablo Montoya, secondo a 699 millesimi. Le qualifiche però hanno determinato tempi poco attendibili perchè gli ultimi cinque piloti a scendere in pista (tra cui Trulli, Michael e Ralf Schumacher) hanno dovuto effettuare il loro giro veloce sull'asfalto bagnato. Risultato: Michael Schumacher quattordicesimo a ben 2"589 dal compagno di squadra; Ralf Schumachher e Jarno Trulli senza tempo. I due piloti hanno infatti deciso, dopo aver scivolato a più riprese sulla pista bagnata, di rientrare direttamente ai box. Partiranno per ultimi, probabilmente dai box (ma acquisendo per regolamento la possibilità di modificare la macchina, mentre tutti gli altri sono soggetti al regime di parco chiuso). Kimi Raikkonen (che ha corso sulla McLaren-Mercedes di Coulthard), a sua volta ha trovato la pista bagnata (ma meno) e non è andato al di là dell'ottavo tempo, preceduto anche dal compagno di squadra David Coulthard settimo. Si profila dunque un gran premio del Giappone assolutamente interessante, e la pole di Barrichello spalanca alla Ferrari le porte anche per il titolo Costruttori. Infatti la pioggia giapponese ha scompaginato le carte in modo tale da affidare il destino dei due titoli, sia quello Piloti, sia quello Costruttori, nelle mani di Rubens Barrichello. Se il brasiliano vincesse, Schumacher sarebbe automaticamente campione del mondo, la Ferrari lo sarebbe virtualmente: per essere superata in classifica la scuderia di Maranello dovrebbe vedere infatti le due BMW-Williams sul podio insieme a Rubens. Solo che Ralf partirà ultimo. E là davanti a lui, tra quelle 19 macchine da superare, ci sarà tra le altre anche la Ferrari di suo fratello. Nel giorno in cui questi si appresta a diventare campione del mondo per la sesta volta.

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