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MOTO: OGGI LE PRIME PROVE DEL GP DI SEPANG MA TIENE BANCO IL FUTURO DEL PESARESE

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Rossi non firma con la Honda e rilanciaValentino: «Contratto inaccettabile». Biaggi e Capirossi non credono nel suo passaggio alla Yamaha

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Appresa la notizia che lui avrebbe già firmato per la Yamaha, Valentino Rossi l'ha subito smentita. «Mi hanno raccontato - commenta il pesarese - che dalla Spagna hanno detto che avrei già firmato per la Yamaha ma non è vero». Nessun cambiamento, quindi, ma anche nessun accordo con la Honda, con cui saltano come i tappi di champagne sul podio, le scadenze prefissate per il rinnovo. A quando il prossimo appuntamento? «Intanto - nicchia Rossi - spero di dare l'appuntamento importante per domenica dopo la gara, quello con il titolo, poi si vedrà...». Svicola anche alle domande più insidiose. Allora nel suo futuro non c'è proprio spazio per una scelta azzardata? «Quale? Quella - sorride - di andare a correre con la Proton? No, per scelte folli non c'è spazio». Torna alla vigilia, tanto per spezzare il fuoco delle domande come fa quando lo attorniano i rivali in pista. «La vigilia - dice è sempre molto eccitante, però è ancora giovedì e le emozioni crescono giorno per giorno». In arrivo c'è un mondiale, il quinto della carriera. Ma il futuro resta incerto. «La situazione è molto chiara - replica più serio Valentino - ma bisogna vedere se uno la vuole capire o se è molto meglio non capirla. Dico la mia, poi ognuno potrà farsi la sua idea: il contratto che la Honda mi ha dato da firmare a Motegi non andava bene e io non l'ho potuto firmare. Gibo (il suo manager Badioli, n.d.r.) arriva stasera con un contratto che, invece, io posso firmare. Se loro hanno deciso che domenica è l'ultima occasione e dopo non c'è più tempo a me dispiace molto ma io quel contratto lì non potevo firmarlo». Rossi, insomma, ha fatto preparare una controproposta. «Sì, dovranno vederla quelli della Honda». Cosa non andava bene in quella che la Honda aveva definito come la sua migliore e ultima proposta? «Non sono soldi e non sono cose tecniche - precisa - ma altre cose». Dipende, insomma, dalla Honda? «Ci sono un sacco di cose: possono dire sì o no». E Rossi sarebbe disposto a rivedere quelle che sono le ultime modifiche apportate al contratto? «No». Domenica è allora l'ultima scadenza? «Le scadenze sono fatte per spostarle...». Sembra sempre l'ultimo petalo, ma la margherita non finisce mai. Quando è passato dalla 250 alla 500 non ci aveva pensato così tanto. «In quel caso c'erano altre variabili. Però probabilmente è più difficile - sottolinea Rossi - questa scelta. Anche quella non è stata facile, però la Honda 500 era una cosa a cui non si poteva dire di no». Sapendo di poter contare su un mezzo vincente, cosa che perderebbe di colpo passando alla Yamaha. «Un pilota vuole sempre il meglio, è logico. Però adesso con la Honda ho già vinto molto: siamo ad uno step successivo». Quindi la sua scelta futura potrebbe essere anche una nuova avventura, da affrontarsi con stimoli diversi? «Sicuramente sarebbe un'avventura molto eccitante, questo si, però dalla parte della Honda ci sono delle sicurezze tecniche che non si possono dimenticare». Max Biaggi e Loris Capirossi non hanno mai preso molto sul serio le voci di un passaggio di Rossi alla Yamaha. «Se Rossi passasse veramente alla Yamaha - è il parere di Max Biaggi - ne sarei felice: mi farebbe un piacere e mi consentirebbe di ottenere un miglior livello tecnico per il prossimo anno. Ne sarei davvero felice ma non lo farà...». «Ne guadagnerebbe sicuramente lo spettacolo del mondiale - aggiunge Loris Capirossi - ma neppure io sono molto convinto che quella sarà la sua scelta».

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