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INTERROGATO SANTORO

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Protocolli Covisoc Indagini del pm

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Cinque ore di domande sulle false fidejussioni delle quattro squadre di calcio iscritte al campionato all'ultimo momomento grazie a presunte garanzie fasulle. Nell'ufficio del pm Maria Cristina Palaia l'uomo considerato dalla magistratura il personaggio chiave della vicenda, che ha sempre negato ogni responsabilità, ha dovuto chiarire cosa è accaduto il 28 luglio scorso, giorno in cui bisognava presentare alla Covisoc i documenti necessari alla Roma, al Napoli, alla Spal e al Cosenza per poter accedere al campionato di calcio. E proprio nel corso dell'interrogatorio di Santoro, avvenuto in presenza del suo difensore, l'avvocato Francesco Ciaceri, è emerso che la procura ha avviato accertamenti anche su un altro filone investigativo. Indagini che fanno riferimento a presunte irregolarità delle procedure di protocollo da parte dell'organo di controllo contabile della Federazione giuco calcio, cioè sulla possibilità che siano state modificate date e orari dei timbri apposti dalla Covisoc, nella quale fanno parte persone considerate pubblici ufficiali, sui documenti depositati dalle squadre di calcio. Nel palazzo di Giustizia si dovranno comunque presentare gli stessi componenti della Covisoc finiti nel mirino del magistrato: Renato Spiridigliozzi, braccio destro del segretario dell'organo di controllo Gabriele Turchetti, e il broker Paolo Landi, indagati con altre tre persone di reati che vanno, a seconda delle posizioni processuali, dal falso, alla truffa fino alla corruzione.

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