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I «ribelli» verranno esclusi dal Totocalcio

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È quanto prevede l'emendamento della Lega Nord al decreto sul calcio approvato oggi dalle commissioni Giustizia e Cultura della Camera. Il decreto passa da lunedì all'esame dell'aula, ma l'emendamento ha ricevuto il voto di tutti i gruppi e il parere favorevole del governo. L'emendamento afferma che «allo scopo di evitare l'insorgere di contenzioso sul'ordinato e regolare andamento delle competizioni sportive, sono escluse dalle scommesse e dai concorsi pronostici connessi al campionato italiano di calcio le società calcistiche che siano controllate, anche per interposta persona, da una persona fisica o giuridica che detenga una partecipazione di controllo in altra società calcistica». In pratica le società i cui presidenti si trovano in conflitto di interessi sono Genova e Como, controllate da Preziosi, nonchè Perugia e Catania, che fanno riferimento a Gaucci. Sull'emendamento, presentato ieri, c'erano dubbi di ammissibilità al decreto ed era stata demandata la decisione al presidente della Camera. Ma Casini è all'estero e i due presidenti delle commissioni Giustizia e Cultura, Gaetano Pecorella e Fernando Adornato, hanno preso loro la decisione. Il sì è arrivato all'unanimità, con il parere positivo del sottosegretario Mario Pescante. «Questo voto ci rende particolarmente soddisfatti» ha detto Giovanna Bianchi Clerici, capogruppo della Lega in commissione Cultura. «Siamo stati ben lieti di appoggiare questa iniziativa», ha commentato il relatore Paolo Santulli (FI). Anche l'opposizione, con il Ds Giovanni Lolli hanno espresso appoggio all'emendamento del Carroccio. Lolli ha però aggiunto che «rimane il giudizio negativo sul decreto, che è servito a cambiare le regole in corso d'opera e a modificare i risultati del campo».

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