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Sheva-Inzaghi, il Milan va

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Vantaggio dell'ucraino, pari di Nervo: l'azzurro chiude il match

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Prima la nazionale, poi il Milan, che proprio grazie ad un suo tipico gol da rapace d'area fa sua la partita col Bologna senza grandi meriti. E già, perché fino al 2-1 di Superpippo (prima rete stagionale in rossonero) la squadra di Ancelotti soffre terribilmente per venire a capo di un Bologna tenace e ben schierato da Mazzone, nonostante una prima mezz'ora stradominata, con gol di Shevchenko già al 9'. Poi, quando meno te lo aspetti, il Bologna pareggia e il gol dell'1-1 di Nervo (ieri 200 gare in A) è di quelli da incorniciare: tiro al volo di destro da fuori area e Dida (che vede la palla sbucare all'ultimo da un nugolo di gambe) è battuto. Incredibile, fino a quel momento il Bologna non sembrava neppure in campo. Il pareggio stordisce il Milan, anche se al 37' un tiro di Inzaghi è deviato in angolo dal piede di Zaccardo e subito dopo Sheva fallisce il colpo di testa su assist di Pirlo. Il Bologna ora si copre bene e il Milan fatica a fare gioco. Sul finire del tempo Rui Costa calcia da fuori area, ma la palla si perde in curva. S.Siro fischia i suoi beniamini al rientro negli spogliatoi. Inizia la ripresa e Dalla Bona rischia subito di portare il Bologna in vantaggio con un tiraccio da fuori parato a fatica da Dida. I fischi continuano e gli ospiti si caricano. Gattuso combatte, ma Rui Costa delude e il gioco dei rossoneri è più che prevedibile. Intanto (9') Shevchenko fallisce un altro colpo di testa da ottima posizione. Ancelotti mette Serginho (cross sulla traversa alta al 33') e Cafu per giocare sulle fasce; Mazzone risponde con Pecchia e Amoroso. La manovra del Milan è lenta, la partita è brutta e il Bologna (perfetto in copertura) ne trae beneficio. Poi entra in scena Inzaghi e per gli ospiti è notte fonda, come sempre gli accade quando arrivano a S.Siro, dove col Milan non vincono da ben 39 anni, ovvero dal campionato del loro ultimo scudetto (2-1 l'1-3-1964, gol di Nielsen e Pascutti). Peccato, ieri sera avrebbero meritato di più, ma in questo momento ogni palla toccata da Inzaghi si trasforma in oro.

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