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DOPO L'INFORTUNIO CONTRO IL MODENA

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Arriva dal ritiro della Nazionale a Coverciano l'urlo di dolore di Christian Vieri. L'attaccante sta recuperando dalla botta al ginocchio rimediata all'esordio in campionato contro il Modena («Ieri stavo maluccio, oggi va meglio, ci sono ancora dei giorni a disposizione ed avrò il tempo per recuperare, farò di tutto per esserci») ma prende l'occasione per ribellarsi al calcio violento: «In campo le botte ci sono sempre state ma ora la situazione è insostenibile, sta diventando sempre peggio. Dovremmo essere più tutelati in campo. Gli arbitri dovrebbero avere un occhio di riguardo per certi giocatori, dobbiamo parlarne e confrontarci anche tra noi giocatori. È diventato impossibile giocare, addirittura anche solo camminare in campo. Non ne posso più». «Christian Vieri ha ragione, noi attaccanti prendiamo sempre tante botte, ma certo fermare uno come lui non è così semplice...». Così Filippo Inzaghi ha commentato l'allarme lanciato dal compagno di nazionale contro il gioco duro. «L'importante - ha proseguito il centravanti del Milan - è che chi entra duramente, non lo faccia con lo scopo di fare male all'avversario». Anche un altro attaccante del gruppo azzurro, Bernardo Corradi, ha commentato le parole di Vieri usando, però, toni meno decisi. «Anch'io penso che spesso e volentieri il gioco è troppo duro, ma qualche volta può essere anche un caso. Non dimentichiamoci che le botte si danno e si prendono». Infine il portiere della Juve e della nazionale Gianluigi Buffon: «È chiaro che giocatori come Totti, Vieri e Del Piero bisognerebbe sempre vederli al 100% e quindi a maggior ragione devono essere tutelati, ma non dimentichiamoci che Christian parla da attaccante e quindi ha una propria visione del gioco, fermo restando che sono d'accordo che giocatori come lui devono essere tutelati».

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