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Atletica Arriva la prima medaglia per la spedizione azzurra ai Mondiali La cubana naturalizzata si regala il primato italiano con 14,90 metri

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A conquistarla è stata Magdelin Martinez che ieri sera è giunta terza nel salto triplo stabilendo al quinto salto con 14.90 il nuovo record italiano della specialità. Il precedente apparteneva sempre alla signora Piccotti che aveva saltato 14.89 a Milano nel giugno scorso. L'oro è andato alla russa Tatyana Lebedeva atterrata a 15.18 mentre l'argento è andato alla camerunese Etone Mbango con 15.05. Bravissima anche l'altra azzurra impegnata nella finale Barbara Lah che ha centrato il suo nuovo primato personale al primo salto con 14.38 misura che le ha regalato un inaspettato quanto prezioso sesto posto. Qualificazione immediata a 5.70 per il finanziere Beppe Gibilisco che ha sorvolato dall'alto l'asticella dimostrando grande sicurezza. Il siracusano è uno degli uomini di punta della formazione maschile forte del record italiano (5,82) messo a segno a Roma, al Golden Gala vinto dal francese Mesnil che ieri è uscito clamorosamente fallendo tre tentativi proprio a quota 5.70. A questo punto nella finale di domani tutto è possibile, come lui stesso ha dichiarato. Nel decathlon Paolo Casarsa non è riuscito a chiudere il primo round di fatiche sopra i 4.000 punti così come si era prefisso perché la sua serie non è stata delle migliori: 11"46 nei 100, 6.69 nel lungo, 14.57 nel getto del peso, 1.94 nell'alto. Decisamente un cammino tribolato per il forestale che comunque ci ha abituato ad una seconda giornata in rimonta. Fuori causa, in mattinata, Clarissa Claretti ed Ester Balassini, impegnate nelle qualificazioni del martello. Con 64.77 la Balassini non è andata oltre il 18esimo posto ed è stato un vero peccato perché con 66.02 si entrava nelle prime dodici avendo accesso alla finale. «Vengo da un periodo un po' travagliato - ha detto la primatista italiana - in conseguenza di due infortuni, prima una sublussazione della spalla e poi una distorsione alla caviglia. Ho recuperato, e quindi ho deciso di venire ai Mondiali. Ma sapevo di non essere nelle stesse condizioni di qualche settimana fa, quando ho stabilito il record italiano (70,43, ndr)». In chiave internazionale facile vittoria della Mutola negli 800 mentre impressionanti sono state le batterie dei 5000 femminili che hanno registrato il dominio della keniana Masai (vincitrice della prima in 14'45"35) e della turca Abeylegesse (che si è aggiudicata la seconda in 14'54"95). Con 15'04 non si accede alla finale e questo la dice lunga sul livello tecnico di una gara che avrà come sicura protagonista anche l'argento di Sydney, l'irlandese Sonia O'Sullivan giunta appena dietro la vincitrice nella seconda serie con 14'55"50. Dominio del campione del mondo in carica, il dominicano Felix Sanchez, nelle qualificazioni dei 400 ostacoli maschili chiuse in 48"43 anche se l'atleta di casa il francese Diagana ha dichiarato che le belle si vedranno più avanti. Per ora si è accontentato di un modesto 49" che gli ha consentito di superare il turno. Ritornando a casa nostra questa mattina toccherà a Marco Giungi difendere la tradizione di una specialità che ha spesso regalato grandi soddisfazioni ai colori azzurri, lui che è tra l'altro l'unico italiano ad essere iscritto alla 50 km di marcia che partirà alle 7.50.Poi continuerà le sue fatiche Paolo Casarsa nella seconda giornata del decathlon e sarà la volta di Assunta Legnante che scenderà nella pedana del peso per centrare una difficilissima finale mentre Alessandro Cavallaro, uomo di punta del rinato sprint azzurro si presenterà ai blocchi di partenza delle batterie dei 200 con l'obiettivo di superare almeno un turno, forte del 20.48 ottenuto quest'anno ai societari di Milano nel giugno scorso. Una fatica in meno per Andrea Giaconi che invece comincerà dai quarti di domani la sua avventura nei 110 ostacoli. La batteria in programma stamattina è stata infatti cancellata.

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