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IL NUMERO DIECI PENSA AL TRIDENTE: «SERVE L'INTESA GIUSTA»

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Francesco Totti, dopo aver preso per mano e aiutato a vincere la nazionale del Trap contro la Germania, è pronto ora a mettersi a disposizione del suo club affinché si possa concretizzare quella che tutti i giallorossi sperano sia la stagione del riscatto. Quel ruolo leggermente dietro le due punte ne esalta le qualità, dimostrazione che con quel pizzico di genio e con i piedi buoni, con il pallone si può fare veramente di tutto. Ne sanno qualcosa i difensori tedeschi in occasione del gol di Vieri. L'azione è stata confezionata dallo stesso interista e da Del Piero, ma è bastata una magia, un semplice tocco smarcante di Totti a mettere fuori causa tutti e mandare Bobo a segnare. Insomma, quando c'è lui in campo, il tridente sembra funzionare a dovere. Qualcuno ha fatto notare al giallorosso che alcune sue giocate sono sullo stile brasiliano. La risposta? «Si, ma anche alla romanista». Del Piero, Totti e Vieri, il terzetto è ad esclusivo appannaggio di Giovanni Trapattoni, ma Fabio Capello, che vorrebbe puntare su questo modulo, non è affatto invidioso. Però il tecnico goriziano, per mettere in campo i tre attaccanti, vuole gente che corra per tutta la gara e, dopo il match di Stoccarda, Totti ha detto la sua. «Quandi ti trovi ad occhi chiusi va tutto bene, ma con il tridente non è possibile giocare bene tutti i novanta minuti». Esternazioni da capitano, come quando propone al proprio presidente giocatori da acquistare. Parole che escono soprattutto dal cuore perché Francesco, romanista vero, vuole solo il bene della sua squadra e di chi gli sta veramente a cuore. Oggi dovrebbe giocare almeno un tempo dell'amichevole di Tivoli, poi ci sarà la presentazione di lunedì sera contro il Betis Siviglia all'Olimpico, il suo stadio. Unico neo? Non poter disputare la prima gara di campionato ad Udine. Un cartellino giallo di troppo all'ultima giornata dello scorso campionato lo ha fatto appiedare dal giudice sportivo, ma poco importa, è destino che la stagione per lui debba partire dalla sua città. Luc. Col.

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