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Da Cave a Irdning Sessant'anni di ritiri

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Il Barone, impassibile come sempre, rispose: «Allora dovrò multarli, visto che gli avevo detto che potevano tornare alle tre!». È solo uno dei tanti aneddoti sui ritiri precampionato della Roma, che si allontanò per la prima volta dalla Capitale per la preparazione estiva nel 1939, quando andò a Cave. Prima di allora, infatti, si era sempre radunata nel feudo di Campo Testaccio. Da Cave in poi la storia cambiò. Nel 1947, ad esempio, la Roma andò ad Acquapendente. Negli anni '60 la destinazione preferita fu l'Umbria, ma la meta estiva più famosa resta Brunico. Qui, infatti, dal '79 all'84 fece la preparazione la squadra costruita da Viola e Liedholm, che proprio a Brunico ideò e sperimentò prima la zona e il doppio libero (Turone e Santarini), poi la squadra Campione 1982-83, con Di Bartolomei in difesa per far posto a Falcao e Prohaska a centrocampo. In seguito la Roma ha conosciuto Caldaro con Eriksson, Vipiteno ancora con Liedholm, Pinzolo con Radice, Asiago con Bianchi (dove era già stata negli anni '50), Lavarone con Mazzone e Predazzo con Zeman. Con Capello, invece, è emigrata in Austria, a Kapfenberg, dove ha preparato la conquista del terzo scudetto. Ora si riparte da Irdning.

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