Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di PAOLO DANI CARRARO appoggia Galliani e la proposta della Lega formulata qualche giorno ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Naturalmente la formula definitiva dovrà essere stabilità più avanti, ma si va verso questo clamoroso cambiamento aspicato da molti anni per rendere più affascinante l'ultima parte della stagione. Il consiglio federale riunitosi ieri a Roma e lo stesso presidente Carraro si sono detti favorevolissimi all'introduzione, ma tutto dipende da cosa deciderà la Lega di Milano nella prossima assemblea del 9 o 10 luglio. «Se la Lega varasse l'introduzione dei playoff e dei playout - ha spiegato il presidente della Figc - noi al primo consiglio li approveremmo con entusiasmo». Nessun problema dunque visto che proprio la Lega ha già dato il suo ok. Carro spiega anche perché la novità creerebbe solo vantaggi per tutti: «Intanto ci sarebbe una maggiore regolarità dei campionati e poi ci sarebbero un maggior numero di partite per le squadre meno forti, che con il sistema attuale alla fine del campionato restano ferme e con poche possibilità di giocare amichevoli. Ci sono ragioni sportive ed economiche per approvare questo meccanismo». La riforma ha già ottenuto ottimi risultati in C: gli stadi si sono riempiti, si è riuciti a creare l'«evento» che ha suscitato il legittimo interesse di tifosi e teleutenti. Per il caso Catania è stato un consiglio federale al vetriolo. Al termine Matarrese ha riferito un particolare che la dice lunga sulle tensioni presenti all'interno dell'assemblea. Durante la riunione c'è stato un voto di fiducia per il presidente Franco Carraro. Secondo quanto fatto sapere dallo stesso Matarrese è stato il presidente della Lega dilettanti a Tavecchio a chiedere che venisse confermata la fiducia al presidente, una richiesta definita «patetica da Matarrese perchè «Carraro non è in disgrazia». La fiducia è stata votata unanimemente con l'eccezione dello stesso Matarrese che si è astenuto. Dal doping al nuovo statuto, passando per l'ok al bilancio 2002. Sono stati questi i temi al centro del consiglio federal. Sulla strada che porterà all'introduzione dei test incrociati sangue-urine, il presidente Franco Carraro ha annunciato che il 14 luglio si terrà un incontro con il responsabile della commissione antidoping della Fifa, il belga Dhooghe. Obiettivo della riunione è di definire il sistema di controllo antidoping in particolare contro l'epo. Il consiglio ha approvato il bilancio consuntivo 2002, che verrà sottoposto all'assemblea del primo settembre. Si lavora anche per la stesura del nuovo statuto e del codice di disciplina «che mostra delle carenze. Dobbiamo avere norme chiare» ha detto Carraro. Il presidente è tornato a parlare delle norme severe per l'iscrizione ai campionati, che nel 2004-05 saranno aiutate anche dalle licenze Uefa (parametri indispensabili per la partecipazione alle coppe europee). Nella relazione il presidente ha parlato del momento «non facile del calcio», con un riferimento anche alla nazionale. Dopo «il trauma del mondiale, la nazionale ha cominciato male la qualificazione agli europei. Quest'anno i risultati non sono stati esaltanti, non c'è alcuna certezza di qualificazione, ma abbiamo raddrizzato la barca».

Dai blog