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Shevchenko porta il Milan in finale

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Basta un gol di Schevchenko allo scadere del primo tempo per staccare il biglietto destinazione Paradiso. Il Premier Silvio Berlusconi elogia il calciatore al termine del primo tempo, sicuro del successo finale: «È stato un gol straordinario» ha dichiarato il Presidentissimo rossonero a caccia della quarta Coppa dei Campioni da dirigente rossonero. L'Inter si sveglia troppo tardi: il gol del nigeriano Martins arriva soltanto a sette minuti dalla fine e regala ai nerazurri il pareggio, una consolazione effimera. L'avvio L'inizio della partita è a tinte rossonere, con gli uomini di Ancelotti capaci di collezionare tre angoli nei primi centottanta secondi di gioco. Al 6' Pirlo prova sorprendere Toldo fuori dai pali, ma l'ex bresciano non trova lo specchio della porta. Quattro minuti più tardi Gattuso ha la palla buona sul destro: il mediano dal limite dell'area svirgola mandando alle stelle. Il Milan presidia il centrocampo cercando la manovra corale. Dall'altra parte la semplicità delle giocate nerazzurre è estrema: gli interisti cercano le punte con lanci lunghi che non sempre arrivano a destinazione, ma al 12' Materazzi con un lancio trova Crespo, che appena entrato in area scarica il destro impegnando Abbiati. Risponde il Milan con Shevchenko che in diagonale sfiora il palo alla destra di Toldo. La tattica Rispetto alla sfida di andata pochi i cambiamenti su i due fronti. Ancelotti, costretto a rinunciare al portiere Dida infortunato,schiera tra i pali Cristian Abbiati. L'unica novità in mezzo al campo è l'inserimento di Pirlo al posto di Brocchi. Cuper sceglie di dare maggior peso a centrocampo rinunciando a un difensore. Inter schierato con il tre-cinque due. La partita si infiamma Nervi tesi in campo: l'arbitro francese Vessiere è costretto a tirare fuori i cartellini. La scintilla che innesca tutto è un intervento in ritardo di Pippo Inzaghi su Toldo: si accende una mini-rissa tra l'attaccante rossonero ed il portiere che coinvolge un po' tutti. A farne le spese sono Inzaghi e Gattuso che vengono ammoniti. La svolta Arriva alla fine del primo tempo con un guizzo di Schevchenko servito in profondità da Seedorf. L'attaccante ucraino fa secco il colombiano Cordoba con un dribbling a rientrare, poi di destro mette la palla sotto la traversa superando Toldo che disperatamente prova ad uscirgli tra i piedi. La ripresa Cuper in avvio prova a cambiare le carte in tavola: l'argentino lascia negli spogliatoi Recoba e Di Biagio inserendo Dalmat e Martins. Capitan Zanetti ci prova dalla media distanza trovando pronto Abbiati. Dalla parte opposta l'indiavolato Schevchenko cerca di chiudere la partita con un destro a girare che esce di un soffio. Al 17' Conceicao ha sui piedi la palla del pareggio ma il portoghese, riprendendo una respinta corta di Abbiati, colpisce di esterno mandando il pallone in curva. Ai nerazzurri servirebbe un gol per riaprire la partita ma i minuti passano, le idee sono sempre meno lucide, le forze scemano. Ad un quarto d'ora dal termine esce Crespo che sembra non gradire per Kallon, è la mossa della disperazione. A sette minuti dal termine segna Martins che supera Abbiati da pochi passi: la partita si riapre. Abbiati compie un vero e proprio miracolo su Kallon che sciupa la palla della qualificazione. Poi il portiere rossonero si salva in angolo su colpo di testa di Cordoba. Gli ultimi minuti sono un assedio nerazzurro: i giocatori milanisti sembrano paralizzati, ma resistono fino al termine. Milan in finale, per l'Inter il rammarico di non essersi svegliata prima.

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