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TRENTO — Al rientro in gara si ritrova nel paradiso del ciclismo.

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Al suo primo giorno post squalifica con il numero di gara sulla schiena («che emozione...», esclama alla partenza ad Arco), vince a Moena la prima tappa del 27/o Giro del Trentino allo sprint davanti al grande favorito Gilberto Simoni, l'italiano più in forma del momento, allo sloveno Tadej Valijavec e al lituano Marius Sabaliaus (compagno di Simoni). L'allungo dei quattro coincide con la fine dell'avventura di Giuseppe Palumbo, protagonista di una fuga solitaria di un centinaio di chilometri con un vantaggio massimo che ha sfiorato i sette minuti. Lo scatto decisivo è di Simoni a due chilometri dal Gran premio della montagna. Lo seguono Garzelli, Valijavec, Sabaliaus e Timothy Jones, che poi perde contatto subito dopo il passo. Il quartetto si sfilaccia in discesa e si ricompone a Tesero, dove transita con 1'15" sul gruppo. La leggera salita verso Moena e il vento contrario fanno lentamente scemare il vantaggio, che rimane però sufficiente per consentire al quartetto di giocarsi la vittoria in volata. A turno provano tutti l'allungo decisivo. Garzelli tenta per ultimo e non sbaglia.

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