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Il Trap studia un'Italia «Real»

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Perchè con loro due, lì davanti nelle aree nemiche, è tutto più facile. Non è una solida certezza ma quantomeno una speranza da coltivare fino a sabato sera, giorno azzurro più lungo della post-Corea calcistica. Il ct Trapattoni si vede sbriciolata parte di quella catena di infortuni (e «diplomatici» forfait) che l'ha costretto negli ultimi nove mesi a rimodellare la lista dei convocati e ad inventare soluzioni alternative azzardate ma riuscite (la pubblicizzata Italia stile Real anti-Portogallo). E a Palermo contro la Finlandia, pur rinunciando a Del Piero e Pippo Inzaghi, ritrova la coppia Vieri e Totti, utilizzata ai Mondiali nelle sfide con Ecuador e Croazia. I rientri del giallorosso (assente in Nazionale dal famigerato «rosso» dell'arbitro Moreno) e del nerazzurro (che saltò l'ultima sfida amichevole contro il Portogallo) coincidono con l'impegno più delicato per la stagione... di riparazione del ct. La sfida categoricamente da vincere contro i finnici, iniziata ieri con l'appello dei venti convocati a Coverciano (oggi primi allenamenti), è l'unica ancora per tenere vive le possibilità di qualificazione e non compromettere la possibilità di qualificazione agli Europei, scalata resa un pò meno «ardita» alla luce del pareggio casalingo della Serbia Montenegro contro l'Azerbaigian. Il Trap confida fin dal pre-Mondiale nella genialità dell'ex Pupone - in buona forma e affrancato da ambizioni e motivazioni di una stagione che ormai poco da dire in chiave giallorossa, è più disponibile ad uno sforzo supplmentare per la causa azzurra - e «riaccoglie» senza reciproci rancori (ricordate le accuse di Bobo al ct?) anche il ciclone Vieri, protagonista di uno dei campionati più prolifici della sua carriera. Le punte ci sono, resta da vedere se il ct opterà per soluzioni estreme, risfoderando la formula Real Madrid (contro i lusitani ci fu gloria per Miccoli e Corradi subito riconfermati ma destinati in panchina) o si limiterà ad un 4-4-2 (o 4-4-1-1) più classico. Possibile un centrocampo con Camoranesi e Delvecchio sulle ali e Zanetti e Perrotta al centro (in alternativa Fiore e Pirlo), difesa a quattro, aspettando Maldini, con il nuovo schieramento formato da Panucci e Zambrotta terzini e Cannavaro e Nesta al centro. I finnici veleggiano al 43/mo posto nel ranking nondiale, hanno perso con il Galles (in casa) e con la Serbia ottenenendo tre punti con l'Azebaigian. Non fanno e non devono fare paura. Se il Trap non vuole che l'Europeo mancato diventi l'ultimo dei suoi rimorsi. Lo sanno bene anche gli azzurri. «È una partita importantissima perchè vogliamo andare a tutti i costi in Portogallo. Vogliamo vincere e anche convincere, facendo una buona partita»: così Francesco Toldo ha presentato la gara che la nazionale italiana giocherà sabato. Per quanto riguarda la maglia da titolare, Toldo ha spiegato che «deciderà Trapattoni» ma ha aggiunto: «Eventualmente sono pronto». Per il capitano azzurro Fabio Cannavaro «la qualificazione agli Europei è un obiettivo fondamentale. «Lo vogliamo tutti - ha spiegato - e dovremo giocare tutte le partite come fossero delle finali, a cominciare dalla sfida di Palermo». JUGOSLAVIA-GALLES, intanto, potrebbe essere posticipata. La Uefa sta cercando di capire con l'aiuto delle autorità jugoslave se sia il caso, dopo la morte del primo ministro Zoran Djindjic e la delicata situazione politica, di far disputare o meno la gara in programma a Belgrado il 2 aprile, valida per le qualificazioni ad Euro 2004. «La discussione è sotto attenta osservazione delle autorità» ha commentato il responsabile della comunicazione dell'Uefa Mike Lee.

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