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Lino Banfi ospite di Hoara Borselli nel podcast Sette Vite: un racconto di amore, ironia e umanità

Foto: LaPresse

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Nel nuovo episodio del podcast Sette Vite, Hoara Borselli ha incontrato Lino Banfi per una lunga conversazione che attraversa quasi un secolo di vita, di cinema e di emozioni. Un dialogo in cui il “Nonno d’Italia” si racconta con la leggerezza e la profondità che lo hanno reso un’icona amata da generazioni.

Durante l’intervista, Banfi ripercorre la sua carriera, il legame indissolubile con la moglie Lucia, il successo al cinema (attualmente è record d’incassi con Pio e Amedeo) e in televisione fino ai suoi progetti futuri (una docfiction su RaiUno a luglio nel giorno del suo 90esimo compleanno, un libro “Fede, speranza e varietà” e un racconto a fumetti sulla sua vita) e alla sua visione della vita e della morte.

“Con Pio e Amedeo mi sono trovato benissimo: sono due ragazzi pieni di cuore e di rispetto. In “Oi vita mia” ho potuto mostrare anche il lato più drammatico di me, quello che aspettavo da tempo. Il mio personaggio, un vecchio saggio con l’Alzheimer, riesce a unire due mondi lontani: è un film che fa ridere e commuovere, e questo per me è il cinema più bello”.

Sulla vita e sull’amore:

“Io la mia vita me la sono costruita giorno per giorno, come un muratore che mette il cemento buono. Con Lucia ho costruito la casa più solida che ci sia.”

Sulla sua carriera e il rapporto con il pubblico:

“La gente mi sente uno di loro perché non ho mai dimenticato da dove vengo. Quando arrivo in un posto vado prima da chi soffre poi dai potenti.”

Sul riconoscimento e la sua eredità artistica:

“Per anni mi hanno sottovalutato, ma oggi molti si sono ricreduti. Ho inventato un linguaggio, un modo di far ridere e commuovere insieme: quattro generazioni mi conoscono per questo.”

Sui suoi progetti e il futuro:

“Mi restano due o tre cose da fare: un bello spot istituzionale, un ultimo film come voglio io e poi mi godo gli anni che restano. Sono ai tempi supplementari, ma voglio giocarli bene.”

Sul suo modo di affrontare la fine con ironia:

“Ho già parlato con la morte: non la chiamo più morte, ma ‘Mo’. Quando arriverà, voglio che la gente sorrida. Sulla mia tomba ci sarà scritto: Se ci tieni, falla la lacrimuccia, però sorridi.”

L’intervista, intensa e piena di aneddoti, mostra un Lino Banfi autentico, capace di trasformare ogni ricordo in una lezione di vita e ogni battuta in un gesto d’amore verso il suo pubblico.

La puntata con Lino Banfi ospite al podcast Sette Vite di Hoara Borselli è disponibile su YouTube cliccando sul link https://www.youtube.com/watch?v=VdgiOnNDTrk&t=755s

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