Warner Bros. Discovery verso il no a Paramount: i motivi e la guerra delle offerte
La Warner Bros. Discovery (Wbd) ha intenzione di raccomandare ai suoi azionisti di respingere l'offerta ostile da 108 miliardi di dollari della Paramount, pari a 30 dollari ad azione. Lo rivela il Financial Times, citando fonti, secondo le quali Wbd evidenzia quattro critiche fondamentali all'offerta della Paramount, sostenendo innanzitutto che è carente rispetto a quella da 83 miliardi presentata all'inizio del mese da Netflix, che consentirà a Wbd di andare avanti sulla strada della prevista scissione delle sue reti televisive via cavo, tra cui Cnn, Discovery e Turner. La mossa, che potrebbe essere annunciata domani, lascerebbe a Paramount e al suo amministratore delegato, David Ellison, la decisione di migliorare la propria offerta. Netflix aveva accettato di pagare 27,75 dollari per azione in contanti e azioni per gli studi di Warner e il servizio di streaming HBO Max, mentre Paramount aveva offerto 30 dollari in contanti per azione per l'intera società. L'offerta pubblica di acquisto di Paramount scade l'8 gennaio, quindi la società potrebbe attendere fino a quella data per annunciare un'offerta migliorata.
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Secondo le fonti, la documentazione presentata da Wbd è in attesa dell'approvazione definitiva del consiglio di amministrazione, i cui tempi potrebbero ancora slittare. Ieri il prezzo delle azioni Wbd si aggirava intorno ai 29 dollari ad azione, il che suggerisce che gli investitori si aspettano un'offerta più allettante da parte di Paramount.
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Sempre ieri, in un ulteriore colpo di scena, la società di investimento di Jared Kushner, Affinity Partners, che aveva sostenuto l'offerta della Paramount, si è ritirata. "Con due forti concorrenti in competizione per assicurarsi il futuro di questa risorsa americana unica, Affinity ha deciso di non cogliere più questa opportunità", ha affermato Affinity, aggiungendo che "le dinamiche dell'investimento sono cambiate in modo significativo da quando abbiamo iniziato a partecipare, a ottobre. Continuiamo a credere che ci sia una forte motivazione strategica per l'offerta di Paramount".
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