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Otto e mezzo, Santoro: "Un test antidroga ai responsabili della rissa"

Luca De Lellis
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Scene da Far West, o se vogliamo da rissa mondana in discoteca. Solo che i fatti sono accaduti in un luogo istituzionale, che dovrebbe rappresentare, financo educare, il popolo italiano: il Parlamento. Se ne sono viste di tutti i colori negli anni, ma questa è ancor più grave, perché ci è scappato il ferito. Si tratta di Leonardo Donno – ora al pronto soccorso dell’Ospedale Santo Spirito di Roma per accertamenti - deputato del Movimento 5 Stelle, che è stato aggredito fisicamente alla Camera durante il dibattito sul ddl Calderoli in merito alla questione dell’Autonomia differenziata, sulla quale è forte il pressing della maggioranza. Nel corso della puntata di Otto e Mezzo, condotta da Lilli Gruber, oltre alla vittima della violenza in collegamento telefonico, è intervenuto anche Michele Santoro che ha consigliato un provvedimento e una misura drastica nei confronti dei colpevoli: “Non si dovrebbe ridurre tale episodio a una questione di schieramenti, destra o sinistra. Ora serve un’autorità parlamentare che intervenga in maniera molto dura, perché persone che compiono questi gesti dovrebbero essere cacciate dall’aula per un periodo molto lungo”.

Non solo, perché Santoro nutre dei seri dubbi anche sulla condizione psicologica degli aggressori che, secondo quanto risulta alle cronache del momento, prima dei dovuti accertamenti, sarebbero i due deputati leghisti Igor Iezzi e Stefano Candiani e, tra le file di Fratelli d’Italia, Vincenzo Amich, Federico Mollicone e Gerolamo Cangiano. Il leader del movimento Pace, Terra e Dignità è irremovibile: “Se si sono scagliati contro di lui con quella violenza, bisogna sottoporre tutti i partecipanti a un test antidroga, perché ci sono dei comportamenti non comprensibili. Non c’è stata una provocazione così forte da ‘giustificare’ una reazione tanto veemente”. In effetti Donno si era solo avvicinato con una bandiera italiana tra le mani al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, in segno di protesta contro il decreto sull’Autonomia Differenziata. Da lì si è scatenato tutto un parapiglia inaccettabile. 

Santoro è sdegnato da quanto accaduto, non se ne capacita, e attacca il deputato della Lega Riccardo Molinari, reo di aver preso le parti dei suoi colleghi dichiarando si trattasse di una normale dinamica parlamentare: “Non si può sminuire così il fatto, ovviamente quello che abbiamo visto è qualcosa di indecoroso – chiosa l’ospite di Lilli Gruber – che contrasta con quanto prescritto dalla nostra Costituzione in merito al comportamento dei rappresentanti del popolo”.

 

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