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Russell Crowe in concerto a Roma, dove si esibisce il Gladiatore

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«Ho sempre avuto un’attrazione nei confronti dell’Italia. È un qualcosa che ho sempre percepito per tutta la mia vita. Da adulto, tornando in Italia, mi sono reso conto di quanto fosse forte questo legame. Sono cresciuto in una casa dove si ascoltava tanta musica, era uno sfogo creativo molto importante. La musica per me è stata sempre centrale. Alle superiori il mio obiettivo era fare musica». Si confessa il "Gladiatore" prima del debutto del concerto che lo vedrà protagonista a Roma, il 26 e il 27 giugno, al Forum Theatre di Piazza Euclide per due soli appuntamenti (biglietti in vendita su Ticketone e in tutti i punti vendita). «A 16 anni facevo concerti nei piccoli teatri, a 17 ho inciso il mio primo disco - aggiunge Russel Crowe - Sono 35 anni che faccio cinema ma la musica c’è da molto prima. In questo concerto rivisitiamo numerosi successi della storia della musica ridando vita a brani iconici, attraverso nuovi arrangiamenti, per regalare al pubblico un’esperienza davvero straordinaria».

È un rapporto speciale, dunque, quello che lega il grande attore australiano all’Italia, che verrà celebrato la prossima estate da un ricco calendario di concerti nella Penisola. Ma ancora più unico è il feeling con la Capitale, legata per sempre al film di Ridley Scott, che ha fatto di Russell Crowe un ambasciatore di Roma nel mondo. Il nuovo spazio immersivo, dove si respirano la storia e le atmosfere dei Forum Studios, gli studi di registrazione attigui, fondati oltre mezzo secolo fa dai maestri assoluti della musica da film Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Piero Piccioni e Luis Bacalov, è la sintesi perfetta di quel rapporto tra musica e cinema così caro all’attore australiano. La sala di Piazza Euclide è infatti una sorprendente "scatola magica" capace di trasportare gli spettatori in un’esperienza multisensoriale fatta di suoni e immagini, e l’originale allestimento previsto per i concerti di Russell Crowe consentirà un rapporto diretto, quasi intimo, con quanto avviene sul palco. La forza di un travolgente concerto rock si riversa nella sala non solo con suoni e luci ma attraverso la tecnologia di "videomapping" che annulla le pareti del teatro, creando suggestioni proiettate in sequenze mozzafiato. L’occasione unica per godersi la performance "a tu per tu" con l’artista, tra cover "a cui è stata tolta la polvere" come ci tiene a precisare Crowe e i racconti di una vita di cinema e musica. La formula, collaudatissima, è la stessa che Crowe porta nel mondo da anni, "Indoor Garden Party", è una festa, quasi un ritrovo tra amici, per fare musica, bere una birra e scambiare quattro chiacchiere, accompagnato dalla band "The Gentlemen Barbers". I rapporti tra i membri del gruppo risalgono a 30 anni fa. Saliranno sul palco David Kelly (batteria) e Stewart Kirwan (tromba), James Haselwood (basso) accanto alle voci di Stacey Fletcher, Susie Ahern e Britney Theriot. In questi concerti ci sarà anche Lorraine ÒReilly, con Crowe per un duetto nell’album dei ’The BibleCode Sundays: Walk Like Kings’. Sono diventati amici e si sono esibiti insieme dal 2017.

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