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Sanremo 2024, "il mio bel comunistello": bordata di Fiorello ad Amadeus

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Sembrava che la politica non dovesse entrare nel teatro Ariston di Sanremo. E invece, già dalla conferenza stampa di ieri, qualcosa è scappato fuori. L'ex iena Enrico Lucci ha posto una domanda insidiosa ad Amadeus. "Sei antifascista?", ha chiesto. Dopo che, sia lui che il co-conduttore hanno risposto di sì, l'inviato di Striscia la notizia ha rincarato la dose e ha incitato i due a intonare "Bella ciao". Fatto, questo, divisivo fin dai primi successivi minuti. E il canto della Resistenza è finito nel mirino della bizzarra rassegna stampa di Fiorello. Lo showman, collegatosi alle 2 dal suo "Aristonello", non ha potuto non affrontare il tema delle polemiche. "Amadeus è come lo Swiffer", ha detto, alludendo al fatto che, a poche ore dall'inizio di tutto, il direttore artistico fosse già finito nella bufera. 

 

 

"Amadeus ha cantato 'Bella ciao'", ha ricordato a tutti i telespettatori ancora svegli. Poi, subito, la battuta: "Mio bel comunistello". "Ormai sei il nostro Che Guevara", ha continuato. Boato nel glass e grandi risate. E ancora: "Hasta Sanremo siempre". "Amici adesso quando è finita la serata...Perché Amadeus non si è fatto vedere quando è uscito?...Perché c'è la festa de L'Unità dietro le quinte", ha aggiunto, scatenando tutta la sua banda. Ma Fiorello non si è fermato qui e per scherzarci su ha intonato "El Pueblo Unido Jamás Será Vencido". La scenetta ha catalizzato l'attenzione di molti ed è stata ripostata sui social con insistenza. 

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